Salvini a Mosca. Razov: no ostacoli. Poroshenko: “non fidarsi”

L’ambasciatore russo a Roma parla sulla possibilità dell’incontro tra Salvini e Putin. “Il Senatore Matteo Salvini, come sapete, è leader di un grande partito politico, rappresentato in Parlamento e inserito nella maggioranza di Governo. Non ci sono ostacoli per il suo ingresso nella federazione russa”. Dice Sergej Razov in esclusiva all’Adnkronos. “Quanto allo scopo del viaggio – aggiunge l’ambasciatore – lo stesso Senatore Salvini e le persone che lo accompagnavano hanno espresso pubblicamente le loro opinioni in merito”. Ma sugli incontri, quattro nello specifico, che lo stesso diplomatico avrebbe avuto con il leader della Lega, fa sapere: “Non ho altro da aggiungere su questo”.

Penso che voi, come me, siate preoccupati per le prospettive delle nostre relazioni bilaterali. Nonostante tutta l’acutezza della fase attuale, parto dalla consapevolezza che le crisi vanno e vengono, ma gli interessi restano. La vita non finisce oggi“, prosegue. “Dobbiamo guardare almeno un passo avanti ed evitare dichiarazioni e azioni che potrebbero gettare le nostre relazioni bilaterali oltre il ‘punto di non ritorno’. Spero davvero che sia questo approccio a trovare comprensione tra la maggioranza degli italiani”.

Poroshenko, ex Premier Ucraina: Salvini, “non fidarsi” di Putin

Dalla controparte l’ex Premier ucraino Petro Poroshenko consiglia al leader della Lega Matteo Salvini, intenzionato a recarsi a Mosca, di “non fidarsi” di Vladimir Putin, che ci vuole tutti morti“, e di non “averne paura“. Alla domanda se ritenga che sia una buona idea per Salvini andare a parlare con il Presidente della Federazione Russa, Poroshenko, a margine del congresso del PPE a Rotterdam, risponde che “non c’è nulla di cui dobbiamo parlare con Putin, perché ci vuole tutti morti. E noi vogliamo sopravvivere: qual è il compromesso? Essere mezzi morti?”.

Putin, aggiunge Poroshenko,vuole distruggere il nostro Paese e cancellarlo dalle carte geografiche. E noi vogliamo avere l’Ucraina, che ha mille anni di storia. Dov’è lo spazio per un compromesso? Putin vuole la nostra terra, e noi diciamo che l’integrità territoriale dell’Ucraina non è materia di compromessi. Forse Salvini sa qualcosa, ma, se vuole chiedere come negoziare con Putin, gli dò due consigli“.

A Draghi: “non ti fidare di Putin. Non mantiene mai la parola”

Anche il Premier Mario Draghi parla con il Presidente russo: “Draghi è una cosa completamente diversa“, risponde il politico ucraino. E riprende: Primo consiglio: non ti fidare di Putin. Non mantiene mai la parola. Mi ha promesso molte volte che avrebbe liberato gli ostaggi, sciolto le formazioni armate, concesso corridoi umanitari, ritirare gli armamenti. Non è mai successo nulla di tutto questo. Secondo consiglio, non solo a Salvini. Non avere paura di Putin. Perché, se lo temi, Putin andrà fino al punto al quale tu, Salvini, gli permetterai di andare. Non farlo“, conclude.


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