San Gennaro ha fatto il miracolo: liquefatto il sangue nell’ampolla

Napoli 19 settembre 2022 ,alle 9,26 si è ripetuto il prodigio del miracolo di San Gennaro. “Il segno del sangue, ancora una volta”, sono state le parole con cui l’Arcivescovo di Napoli, Don Mimmo Battaglia, lo ha annunciato ai  duemila fedeli  presenti nel Duomo per la Messa.  Un lungo applauso ha accolto l’annuncio  accompagnato dal tradizionale sventolio di un fazzoletto bianco da parte di uno dei membri della Deputazione di San Gennaro.

Nella Cattedrale gremita anche il Ministro degli Esteri, Luigi di Maio, il Ministro della Cultura, Dario Franceschini,il Vicepresidente della Camera, Ettore Rosato. Con loro il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca , il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi ,il Prefetto di Napoli ,Claudio Palomba, il Presidente della Corte d’Appello di Napoli ,Giuseppe De Carolis Di Prossedi, il Procuratore Generale di Napoli ,Luigi Riello e i vertici locali delle Forze dell’Ordine.

Il ripetersi del miracolo è letto dai fedeli come segno di buon auspicio per Napoli e la Campania. L’avvenimento prodigioso si ripete tre volte l’anno: il 19 settembre, giorno natale  di San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio, e il 16 dicembre.

L’amore al centro dell’Omelia

Ciò che ci chiede con forza il nostro vescovo e martire Gennaro è l’impegno quotidiano a scommettere sull’amore, a sciogliere i grumi dell’egoismo, a rompere le solide dighe che trattengono il bene lasciando che la linfa dell’amore, come il sangue, scorra nelle vene del corpo di questa città, fino all’ultimo capillare, donando a tutti speranza, fiducia, possibilità di riscatto e novità di vita“, ha affermato l’Arcivescovo di Napoli nell’omelia per le celebrazioni di San Gennaro.

La criminalità locale:un male endemico

Aggiungendo poi:”Non nascondiamoci la verità: sono tanti in questo periodo storico i motivi per essere preoccupati, le ragioni per cui scoraggiarsi. Dalla guerra alla crisi energetica, da una pandemia globale al male endemico della criminalità locale ma non dimentichiamo neanche che dinanzi alle difficoltà della storia spesso a pagare sono quasi sempre gli ultimi, i poveri, i più piccoli, anche di età. Questa nostra città metropolitana ha bisogno di un sangue vivo, di una nuova linfa d’amore, di una nuova speranza, è questo che oggi il Signore ci chiede e Gennaro ci domanda“, ha concluso Battaglia.

(Foto di Pixabay)

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