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San Severo: rapina tabaccheria. Un fermo

I militari del Norm Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di San Severo hanno proceduto ad un fermo di iniziativa di indiziato di delitto nei confronti di un cittadino sanseverese, in relazione a gravi e circostanziati indizi di colpevolezza che lo vedono presunto responsabile della rapina perpetrata alla tabaccheria “Giancola”.

Negli ultimi 4 anni, la Tabaccheria ha subito ben 7 rapine, 3 negli ultimi 8 mesi. Nell’ultima azione criminosa consumata: il rapinatore ha impiegato solo 15 secondi tra l’ingresso e la fuga con la refurtiva, circa 1700 euro. Non da meno la spregiudicatezza dell’azione, avvenuta alle 18.00, in una via trafficata e con clienti al bancone.

Immediata la reazione dei Carabinieri della Compagnia di San Severo i quali si sono subito attivati la sera stessa della rapina, riuscendo poche ore dopo ad individuare il presunto responsabile, recandosi nelle sue ultime tre residenze per la ricerca, senza però riuscire a reperirlo. In particolare, rastrellando la zona limitrofa alla tabaccheria si è avuto modo di ritrovare il telefonino della vittima e alcuni vestiti, utilizzati poco prima di cambiarsi e commettere il reato.  Grazie alla visione delle telecamere presenti, la descrizione del fatto da parte della vittima ed al telefonino rinvenuto, i militari dell’Arma hanno orientato le prime immediate ricerche presso le varie residenze del sospettato il cui esito è stato infruttuoso, riuscendo ad apprendere che verosimilmente lo stesso fosse di fatto un senza fissa dimora.

I Carabinieri hanno fatto irruzione, trovando un soggetto, la cui fisionomia era compatibile con la persona vista nei filmati delle telecamere di videosorveglianza. Inoltre, nella sua disponibilità, nascosti in una busta in plastica i militari hanno rinvenuto i vestiti risultati compatibili con quelli utilizzati per la rapina nonché due biglietti ferroviari nominativi con destinazione nord Italia. In particolare, uno dei due biglietti riportava quale data di partenza la sera precedente. È verosimile che il fermato abbia desistito dal partire nell’immediatezza a causa della massiccia presenza delle forze dell’ordine nei pressi della Stazione ferroviaria.  Il secondo biglietto, invece, era datato 7 febbraio, giornata in cui è stato eseguito il fermo, circostanza inequivocabile dell’intenzione del soggetto di far perdere le proprie tracce. Tali precise evidenze investigative inducevano i militari a procedere d’urgenza ad un fermo di indiziato di delitto, traducendo il fermato presso la casa circondariale di Lucera. Il provvedimento di fermo veniva convalidato dall’Autorità Giudiziaria ieri 10 febbraio e l’indagato veniva contestualmente sottoposto all’obbligo di presentazione alla pg. 

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