Sanitari no vax sospesi in Sardegna

Il commissario straordinario di Ares Ats Sardegna, Massimo Temussi, spiega che: “I primi a essere sospesi  saranno i sanitari no vax che lavorano nelle strutture del nord Sardegna. Sono già pronte le prime lettere di sospensione dal servizio, di cui 17 destinate ai camici bianchi dipendenti di Ats Sardegna. Le altre lettere sono destinate a 8 medici convenzionati e 32 lavoratori dell’Aou di Sassari”.

Il commissario dell’azienda ospedaliero universitaria Antonio Lorenzo Spano conferma: “Per il personale che non si farà vaccinare, con la sola esclusione di quelli a cui non è possibile effettuarlo per specifici motivi sanitari, scatterà la sospensione immediata dello stipendio e i trasgressori saranno sottoposti anche a possibili sanzioni ancora più pesanti se dovessimo accertare che questa loro decisione possa determinare dei cluster all’interno dei nostri ospedali”.

Sono ancora tanti i sanitari che non hanno ancora ritirato la lettera e per costoro scatta il sollecito, come previsto dalla normativa vigente, come ultimatum prima della sospensione con decorrenza immediata.

Temussi dichiara: “Stiamo già varando un piano di riorganizzazione del personale nei reparti altamente critici. Nel frattempo rivolgiamo un ultimo appello al senso deontologico di medici e infermieri perché si sottopongano al vaccino quanto prima, a tutela della loro salute e di tutti i pazienti. Ad oggi, oltre il 90% di coloro che sono ricoverati nei nostri ospedali non ha ricevuto il vaccino, molti di loro sono in gravi condizioni in terapia intensiva. Ci auguriamo che i sanitari riflettano su questi dati: l’auspicio è che il personale si vaccini per garantire un sistema sanitario senza rischi per i pazienti”.

Il commissario straordinario di Ares Ats Sardegna aggiunge: “Stiamo già varando un piano di riorganizzazione del personale nei reparti altamente critici. Nel frattempo rivolgiamo un ultimo appello al senso deontologico di medici e infermieri perché si sottopongano al vaccino quanto prima, a tutela della loro salute e di tutti i pazienti. Ad oggi, oltre il 90% di coloro che sono ricoverati nei nostri ospedali non ha ricevuto il vaccino, molti di loro sono in gravi condizioni in terapia intensiva. Ci auguriamo che i sanitari riflettano su questi dati: l’auspicio è che il personale si vaccini per garantire un sistema sanitario senza rischi per i pazienti”

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