Sono la Sardegna, la Sicilia e il Veneto le tre Regioni con l’incidenza più alta nel periodo di riferimento relativo alla settimana 9-15 luglio. Seguono Campania e Lazio con un’incidenza pari rispettivamente a 21,7 e 24.
Toscana, Sicilia e Liguria riportano invece i dati più elevati relativamente all’occupazione delle terapie intensive con 3,4%, 3,1%, 2,8%. Invece per quanto riguarda l’occupazione in area medica i dati più alti sono in Calabria, Campania e Sicilia con, rispettivamente, 5,5%, 51%, 4,6%.
Un indicatore che tiene conto di nuovi casi e vaccinati in ciascuna Regione rivela che sono a rischio di entrare in zona gialla la Sardegna, la Sicilia e il Veneto. Le previsioni sono frutto di un nuovo indicatore che misura il rischio delle regioni di entrare in zona gialla considerando il numero di nuovi casi in un certo momento in una data Regione e allo stesso tempo il numero di persone vaccinate in quella Regione fino a quel momento. Questo indicatore è quindi basato su una soglia modificata dei livelli critici dell’incidenza per tener conto dell’avanzamento del piano nazionale di vaccinazione o, in altri termini, pesa il numero di contagi con il numero di vaccinati perché un numero di contagi elevato in una regione con tanti vaccinati non dovrà preoccupare troppo.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato: “In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione contro il Covid, è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”.
Intanto aumenta il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione, che sono 2.408 contro 1.539 della settimana precedente. Inoltre aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46,2% contro 40,3%). Solo il 22,8% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.