Scuole al via lunedì, chi riaprirà e chi no?

Per molti Presidenti di Regioni, lunedì le scuole non riapriranno e continuerà la DAD anche alle superiori.

Tutti a casa dalla seconda media in poi nelle zone rosse. In Sicilia avviati test per alunni e docenti anche in vista del possibile rientro per elementari e prime medie.

Le Regioni contro corrente per la riapertura delle scuole

Il Governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga dichiara: “Lunedì le scuole non riapriranno”. Si riferisce alla decisione del Tar che ha accolto il ricorso di alcuni genitori contro la sua ordinanza di chiusura delle superiori fino a fine gennaio.

“Se tra due settimane i dati non ci dovessero convincere, stabiliremo misure maggiormente restrittive e chiuderò anche le scuole primarie e le prime classi della media. Allo stato, non sono le scuole il focolaio, però se il dato non cala tutto quello che sarà necessario sarà fatto”, ha detto il Presidente della Sicilia Nello Musumeci.

Anche il Presidente della Puglia Michele Emiliano ha detto: “in modo da contenere ulteriormente la curva dei contagi. Per primarie e secondarie di primo grado si manterrà come sempre un sistema che consenta alle famiglie che non desiderano la didattica in presenza di ottenere la didattica digitale integrata senza l’obbligo alla presenza”.


Emiliano ha poi aggiunto: “Voglio ringraziare il personale della scuola che ci sta dando una mano enorme nel tenere bassa la curva. La scuola non è un posto sicuro, come non è un posto sicuro qualsiasi luogo dove si sta seduti per ore nella stessa stanza”. 

Addirittura la Basilicata, regione a zona gialla, conferma che per le scuole superiori la DAD resta obbligatoria fino al 31 gennaio. Questa la decisione presa Presidente della Regione, Vito Bardi.

Per le altre regioni, così come prevede il Decreto del Governo Conte, si ricomincia con almeno il 50% e fino al 75% degli alunni in presenza, tra le 8 e le 10.

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