Second hand al tempo del covid

In questo tempo di pandemia molti italiani hanno colto l’occasione per riorganizzare la propria vita e rivedere le proprie priorità. Con le nuove tendenze di vita l’usato è tornato di moda soprattutto grazie all’opportunità concreta di risparmio, ma anche di guadagno per chi cede i propri beni magari inutilizzati.

L’indagine “La Second Hand ai tempi di Covid-19” ha evidenziato come il 67% degli italiani abbia acquistato o venduto almeno un oggetto usato da marzo ad oggi, un dato in forte aumento rispetto al 49% del 2019.

Se per un 39% era già un’abitudine fare second hand , il 28% l’ha fatto per risparmiare in un momento di grande incertezza economica, percentuale che sale al 33% guardando chi ha acquistato. Il mercato dell’usato si è rivelato un modo per poter comprare un modello superiore o più evoluto per il 20% del campione, oppure per il 16% il modo migliore per trovare pezzi unici, d’antiquariato o da collezione e per il 15%  per fare fronte a cambiamenti emersi con la pandemia .

A guidare la compravendita dell’usato in Italia da marzo ad oggi c’è sicuramente il canale online, utilizzato dal 77% degli acquirenti  e dall’81% dei venditori. Una crescita a doppia cifra dettata sicuramente dalla difficoltà della compravendita fisica in questi mesi, ma anche dalla digitalizzazione forzata portata dalla pandemia.

Il 67% di chi ha fatto second hand in questi mesi dichiara che diventerà un’abitudine anche in futuro, mentre per il 29% sarà un supporto economico finché continuerà questa situazione di emergenza. Solo il 4% dichiara che non la utilizzerà più.

 

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