Senato, M5S: un solo intervento, quello di Licheri. Ed è bastato

Solo un uomo al comando o meglio un solo intervento in Senato. Così il M5S nelle repliche in corso. L’uomo è Antonio Licheri.

Premessa: “La nostra fiducia non è incondizionata” dice e subito chiarisce il perimetro dell’intervento e della polemica tutta, del voto non voto. E infatti ricorda di quella fiducia datata 2021. Era il 13 febbraio del 2021, per la precisione, e Licheri non sbaglia quando dice che “da allora il Paese è cambiato”. In nome di questo cambiamento  – prosegue il Pentastellato rivolgendosi al Premier – “non possiamo non chiederle un cambio di passo”.

Quindi continua: fa domande, chiede risposte. Ma ogni blocco tematico ricade nella domanda, quella adesso con la “l” maiuscola: “Come possiamo mettere insieme un Governo di unità nazionale che deve affrontare sfide terribili?” o più avanti “Come si fa a rendere unito questo Governo se qualcuno pensa che il Rdc è la causa di tuti i mali del mercato del lavoro italiano?”

Nei 5 minuti concessi tira fuori più assi. Il primo, appunto, il Reddito di Cittadinanza. Draghi stamattina aveva detto che “può essere migliorato per favorire chi ha più bisogno e ridurre gli effetti negativi sul mercato del lavoro”. Licheri prende in mano i dati: 500mila famiglie italiane “salvate” dalla povertà in un Paese dove 4 milioni di lavoratori con regolare contratto sono sotto la soglia di povertà, guadagnano meno di 12mila euro l’anno. Incrociati i dati Licheri si sente di definire il Premier e il suo discorso sul lavoro come “disancorato dalla realtà“.

Secondo nodo: la caccia alle streghe di questi ultimi tempi. “Siamo sotto attacco, Presidente, perché siamo l’unica forza politica che si sta interrogando su questa crisi”, dice Licheri. E poi continua: “non chiediamo poltrone, nè rimpasti: chiediamo di dare risposta ai nostri cittadini cercando di capire che cosa è destra e cosa sinistra”. E su questo lui stesso si interroga circa la guida che i Partiti nell’emiciclo possano dare al Paese laddove gli interventi ascoltati possano essere interscambiabili “quello di Italia Viva avrebbe potuto essere della Lega”, dice ad esempio. Un po’ come volersi chiedere: ma il problema siamo davvero noi?

Altro passaggio, la tanto cara ai 5S Parlamentarizzazione. Licheri mette il puntino sulla i e aggiusta la visione di Draghi ovvero il Governo accanto al Parlamento con, per dirla con uno slogan,“prima il Parlamento”. Sull’Ucraina chiarisce: “ha sollevato dubbi sulla nostra visione europeista e atlantista, sul sostegno ai civili ucraini, ma lei sa che potenziando l’armamento affievolisce la parte diplomatica. Chiediamo l’intensificazione dei canali diplomatici”.

Quindi chiude con un appello: “Presidente, chiediamo dignità, offra dignità al documento che le abbiamo dato con problemi, analisi e soluzioni. Non ci sono bandierine, ma temi sociali. Le chiediamo di affrontare i temi sociali, con parole chiare”.

(foto di Agenzia DIRE)

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