Sierra Leone: addio pena di morte. Da oggi ergastolo o pene minimo di 30 anni

La Sierra Leone entra con altri 22 paesi africani nell’elenco di coloro che hanno abolito la pena di morte. La pena capitale nello stato dell’Africa occidentale sarà sostituita con l’ergastolo o una pena detentiva minima di 30 anni.

Il Presidente Julius Maada Bio deve ancora firmare la legge dopo che il Parlamento, come riferito da un giornalista dell’Afp presente in aula, ha votato per la sua l’abolizione. In Sierra Leone non sono state eseguite condanne a morte dal 1998; in quell’occasione vennero giustiziati 24 militari accusati di aver partecipato ad un tentativo di golpe. Da allora molte condanne sono state spesso commutate. Tuttavia, il Paese, che si sta ancora riprendendo dopo decenni di una guerra civile che ha causato oltre 120 mila vittime, è stato spesso preso di mira da gruppi per i diritti umani per aver mantenuto la pena capitale.

Anche se il Presidente della Sierra Leone ancora non ha firmato la legge,ha comunque fatto sapere che la pena di morte non sarà più esercitata nel suo paese. E lo fa con un tweet: “Oggi ho portato a termine l’impegno assunto dal governo di abolire in modo permanente la pena di morte. Ringrazio i cittadini, i parlamentari e i gruppi per i diritti umani che sono stati dalla nostra parte nel fare la storia“.

La Costituzione del Paese, in vigore dal 1° ottobre 1991, prevedeva l’applicazione delle esecuzioni capitali per i seguenti reati: furto aggravato, tradimento, assassinio, ammutinamento. Oggi i prigionieri sui quale pende una condanna a morte in realtà scontano l’ergastolo, ma vivono in un braccio speciale, separati dagli altri detenuti. Una norma ritenuta incivile dagli attivisti per i diritti umani. Ora bisognerà riprendere i processi per chiarire e definire le sentenze già pronunciate. Nel 2004, la Commissione verità e riconciliazione, istituita dopo il conflitto interno, aveva accertato che la guerra civile aveva portato alla degradazione della vita e della dignità umana e che i governi successivi avevano abusato della pena capitale per sbarazzarsi degli oppositori politici.

In ultima analisi la Commissione aveva vivamente raccomandato alle Autorità di rinunciare alle esecuzioni per dare il buon esempio.

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