Sisma in Croazia: feriti e morti tra cui una bambina e molti crolli

Sono almeno cinque le vittime e decine i feriti del terremoto di magnitudo 6.4 che ha colpito oggi la Croazia. I soccorritori sono al lavoro per cercare di estrarre due persone dalle macerie.
L’epicentro è stato registrato a Petrinja, 60 chilometri a ovest di Zagabria, dove è morta una bambina di 12 anni. Altre quattro persone – un giovane uomo, un anziano e un padre col figlio – sono rimaste uccise nell’area di Glina, ha detto ai media il Vicesindaco, Branka Baksic. A Sisak, altro centro colpito, è crollato il tetto dell’ospedale locale.

Dopo la scossa più forte sono state oltre 20 quelle di assestamento, d’intensità minore. “Dopo il forte terremoto 6.2 si sono registrate numerose scosse, praticamente una dopo l’altra… 20 o più”, ha detto all’agenzia stampa croata Hina il capo dell’agenzia sismologica della Croazia, Ines Ivancic.

Sono almeno venti, invece, le persone rimaste ferite a Petrinja. Lo riferiscono i media di Zagabria, aggiungendo che due delle persone ferite versano in gravi condizioni, mentre gli altri hanno riportato ferite minori. I feriti sono stati trasportati nell’ospedale di Sisak, i più gravi a bordo di un elicottero militare in quelli di Zagabria.


Si tratterebbe del più violento terremoto mai registrato in Croazia.La radio croata ha dato notizia anche di feriti a Zagabria. La forte scossa di terremoto ha provocato seri danni anche a diversi edifici di Zagabria. Lo ha riferito il capo dei servizi d’emergenza della città, Pavle Kalinic. Diversi quartieri sono rimasti senza elettricità e vi sono difficoltà nelle comunicazioni telefoniche. Danneggiata gravemente anche la sede del ministero della Difesa e la sede del parlamento, già danneggiata dal terremoto del 22 marzo scorso.

Il terremoto ha completamente distrutto anche la chiesa di Zazina, vicino a Sisak, lasciando alcune persone intrappolate all’interno. Lo ha detto Damir Trut, Viceministro degli Interni e Comandante della Protezione Civile, all’emittente Rtl.

La Polizia di Zagabria ha esortato la cittadinanza ad usare i veicoli privati solo per emergenze, per evitare gli ingorghi nella capitale dove il violento sisma ha provocato danni, lasciato molte aree senza elettricità e sospeso la maggioranza delle linee telefoniche e dei cellulari. Dopo aver avvertito il sisma migliaia di persone hanno lasciato le case e gli uffici per radunarsi nelle strade e nei parchi.

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