Sono morti i due sci alpinisti dispersi a Devero, in alta Ossola (VCO), nella conca alpina a 1600 metri. I corpi, di un uomo e una donna, entrambi lombardi, ritrovati a circa 2.200 metri di quota, nella zona sopra l’alpe di Crampiolo.
Avrebbero dovuto pernottare in una baita, ma questa mattina non sono stati visti ed è sacatto l’allarme. Le ricerche del Soccorso Alpino hanno visto l’impiego di oltre 50 soccorritori. Il tragico rinvenimento dei corpi senza vita dei due sci alpinisti è avvenuto anche grazie al cellulare di uno dei due che risultava acceso.
Alpinisti ciaspolatori: salvati dal Soccorso Alpino
Gli operatori tecnici del Soccorso Alpino di Usseglio hanno risolto un intervento molto complicato a Usseglio, nelle Valli di Lanzo. Nel pomeriggio di ieri una coppia di ciaspolatori precipita dalla strada che sale al Lago di Malciaussia. I due sono a circa 1800 metri di quota. Con un volo di un centinaio di metri cadono sino al valle. L’uomo riporta le conseguenze più gravi che gli impediscono di camminare. La donna riesce a spostarsi fino a un punto dove trova il campo telefonico necessario per effettuare una chiamata d’emergenza. Sono le 19 e la Centrale Operativa immediatamente invia le squadre a terra del soccorso alpino, di cui fa parte anche un medico.
Con sci e pelli di foca, trasportano materiale tecnico e dispositivi sanitari e con la luce delle torce,raggiungono prima la donna, poi l’uomo al fondo del vallone.
Stabilizzato l’uomo le Squadre iniziano a trasferirlo mediante manovre alpinistiche fino alle tracce della strada carrozzabile, a monte del torrente.
Nel frattempo la Centrale Operativa attiva l’eliambulanza del 118 per il volo notturno che giunge sino fino alla piazzola di Usseglio. Dopo aver raggiunto la strada, l’uomo viene trasportato nel toboga verso valle fino alla frazione di Margone dove è stato trasferito sull’autoambulanza della Croce Rossa di Viù. In seguito giunge a Usseglio dove, caricato sull’elicottero, viene trasferito in ospedale in codice giallo
