I reati ambientali nel 2023 sono saliti a 35.487, registrando +15,6% rispetto al 2022, con una media di 97,2 reati al giorno, 4 ogni ora. Gli illeciti si concentrano soprattutto nel Mezzogiorno e in particolare nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa – Campania, Puglia, Sicilia e Calabria – dove si concentra il 43,5% deli illeciti penali, +3,8% rispetto al 2022. Nel 2023, il mercato illegale dello stoccaggio delle sostanze tossico nocive nella Penisola, ha portato nelle tasche degli ecomafiosi ben 8,8 miliardi.
Mantiene saldamente il suo primo posto per i reati commessi nel settore, quello dovuto al ciclo del cemento, a causa della gravissima piaga dell’abusivismo edilizio, concentrato per quasi la metà nell’Italia Meridionale.
L’ipotesi di un possibile stralcio della norma approvata dalla Commissione Ambiente dell’ARS per la possibile sanatoria delle case abusive costruite nella fascia dei 150 metri, accoglie la proposta avanzata alcuni mesi fa dalla Commissione, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale, della ferma opposizione di Legambiente al provvedimento.
Intanto, sono corso di svolgimento in Sicilia, lunedì 23 e martedì 24 settembre 2024, le visite una delegazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari.
Lunedì 23 settembre, in mattinata, la delegazione, di cui fanno parte, oltre al Presidente Morrone, il Senatore Pietro Lorefice e la Senstricec Simona Petrucci, oltre agli onorevoli Francesco Emilio Borrelli, Carla Giuliano, Eliana Longi, Maria Stefania Marino e Calogero Pisano, ha effettuato una visita a ai responsabili del Consorzio di tutela dell’‘Arancia Rossa di Sicilia’ e ad alcuni produttori.
Oggi, martedì 24 settembre, nel pomeriggio, una delegazione della Commissione farà tappa a Vittoria (Rg) in contrada Perciata, dove è ubicato il sito per il recupero, la gestione, il riciclaggio e il corretto smaltimento dei rifiuti vegetali provenienti dalle coltivazioni agricole.
La delegazione incontrerà il Prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, e il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Patrizia Valente, sul problema del fenomeno ‘fumarole’ (roghi illegali di rifiuti) e sull’abbandono indiscriminato di rifiuti provenienti dalle coltivazioni agricole.
Il Senstore Pietro Lorefice, Capogruppo del Movimento 5 Stelle nella Commissiobe bicamerale Ecomafie così dichiarava nello scorso mese di luglio.
“I crimini ambientali da troppo tempo minacciano la nostra salute, il nostro ambiente e la nostra economia. Combatterli e arrivare ad arginarli completamente sarà cruciale per il futuro del nostro Paese e del nostro pianeta. L’impennata registrata dagli illeciti ambientali, emersa dal rapporto Ecomafie di Legambiente, non può essere semplicemente osservata, ma va considerata un punto di partenza per azioni sempre più mirate e incisive. Siamo stati tra i principali promotori e autori della legge che ha introdotto nel codice penale i delitti contro l’ambiente, con la convinzione che chi inquina debba pagare, soprattutto la criminalità organizzata che oltretutto fa affari d’oro a scapito della salute dell’uomo e dell’ambiente. La Commissione Bicamerale Ecomafie è impegnata a rafforzare gli strumenti legislativi e a garantire una maggiore efficacia delle operazioni di controllo e repressione. Da sempre in prima linea nella difesa dell’ambiente e contro tutte le mafie, continueremo a lavorare senza sosta per proteggere il nostro territorio e garantire un futuro sostenibile per le prossime generazioni. È solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini che possiamo sperare di vincere questa battaglia”.