La sorveglianza biometrica e i pericoli per la democrazia

L’innovazione digitale se adoperata secondo ottiche autoritarie, securitarie e di controllo della cittadinanza diviene mortale per i processi democratici. I sistemi di sorveglianza biometrica di massa, nei luoghi pubblici, si stanno diffondendo in maniera sempre più capillare in tutta l’Unione europea, nonostante i pareri negativi delle autorità per la protezione dei dati personali e la richiesta del Parlamento europeo di apporre un divieto sull’uso di queste tecnologie. Un esempio di ciò che può avvenire è stato analizzato in Russia.  Mosca ha sviluppato una delle più grandi reti di sorveglianza biometrica al mondo. Per motivi di sicurezza secondo le autorità municipali, ma gli attivisti democratici e numerose Ngo parlano di un’ulteriore misura per privare i russi della loro libertà. La stazione della metropolitana Sportivnaya è una delle tante fermate storiche della metropolitana di Mosca. Grandi colonne di marmo con fronzoli verdi sostengono un soffitto coperto di piastrelle incise, dando alla stazione il fascino di un palazzo classicista. Mentre i turisti scattano delle foto, le forze di sicurezza si muovono agitate tra i visitatori perché, a parte il suo fascino architettonico, Sportivnaya è soprattutto una delle tante fermate trafficate della metropolitana. Decine di migliaia di pendolari la prendono ogni giorno per recarsi al lavoro.

In questo luogo, la sorveglianza delle telecamere di Mosca utilizza dati biometrici in tempo reale. Le telecamere di sorveglianza sono collegate a un sistema software che invia in diretta le immagini delle telecamere a un banco dati della polizia e dei servizi di sicurezza e utilizza l’intelligenza artificiale per determinare se qualcuno è sospetto o meno. Ciò consente alle autorità di identificare e tracciare i passanti ignari, in base al loro aspetto. In numerosi Paesi, i sistemi di sorveglianza biometrica sono stati messi in funzione e sperimentati senza ricevere una previa autorizzazione legale, dimostrando come lo sviluppo di queste tecnologie stia avvenendo al di fuori del raggio di azione delle autorità disposte a salvaguardare le libertà e i diritti delle cittadine e dei cittadini europei.

La necessità di creare legislazioni adeguate a limitare i pericoli insiti nell’uso di queste tecnologie è condivisa dalla maggior parte del Parlamento europeo che richiama l’attenzione sui sistemi di identificazione basati sull’intelligenza artificiale e sui concreti rischi di forti discriminazioni nei confronti dei gruppi etnici minoritari. Inoltre, i dati biometrici, specialmente le caratteristiche facciali e l’iride, non solo identificano una persona, ma sono anche di enorme rilevanza per interpretare le emozioni, il che è essenziale per la lucrativa industria della vendita di profili comportamentali, cioè la previsione e la manipolazione dei nostri comportamenti per spingerci a fare determini acquisti o scelte commerciali. Il volume di dati, che questo tipo di registrazione effettua per intere popolazioni, comporta la creazione di un database che può essere memorizzato e gestito solo in enormi piattaforme informatiche e ciò genere un problema democratico che necessità di essere affrontato e dibattuto con la dovuta attenzione e la partecipazione da parte dei cittadini e dei consumatori.

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