Il 4 maggio è considerato, dai fan di Guerre stellari, un giorno di festa in cui celebrare la cultura legata alla saga. E quale giorno migliore per alcune curiosità dei film se non nello Star Wars Day?
Qual è il giusto mix che rende un film, o un’intera saga, un capolavoro assoluto come Star War? Molto difficile a dirsi, ma sicuramente una parte importantissima del successo di una pellicola cinematografica è data dall’elemento del suono.
Nella saga di Star Wars, vi sono suoni iconici che sono entrati nella leggenda e che oggi tutti conoscono alla perfezione. Il compito di sviluppare i suoni per la saga di Star Wars fu affidato a Ben Burtt; uno dei più famosi progettisti e montatori del suono statunitensi. Considerato non solo uno dei migliori sound designer al mondo, ma anche il padre del moderno design del suono.
I suoni iconici di Star Wars
Uno dei suoni più iconici di Star Wars, quello delle spade laser, venne realizzato combinando il suono emesso da un vecchio cineproiettore con quello dell’interferenza di un televisore. Per ottenere il cambiamento di frequenza sonora delle spade laser Burtt indirizzò il suono nell’uscita di un altoparlante registrandolo poi con un microfono in movimento. Questo in modo da generare l’effetto Doppler.
Il verso di Chewbacca invece è stato ottenuto alterando principalmente i versi di un tricheco e di un orso, con qualche sfumatura di ruggito di leone e verso del tasso. Per produrre il suono delle navicelle da guerra TIE fighter utilizzò l’elaborazione del barrito di un elefante combinato con il rumore di un’auto lanciata a tutta velocità su una strada bagnata. Mentre per l’inconfondibile respiro di Darth Vader, Burtt utilizzò il suo stesso respiro prodotto in un vecchio Dacor, cioè un regolatore utilizzato dai sub. Ben Burtt appartiene a quella vecchia scuola di pensiero e d’azione, dove era necessaria una cura maniacale per poter creare prodotti di qualità.
