Strage Stazione di Viareggio: prescritti gli omicidi colposi

Sono passati undici anni e mezzo dalla tragedia che ha distrutto una parte della città e le vite di 33 persone. Oggi, la sentenza della Cassazione costringe a rivedere tutto dall’inizio. Sono stati dichiarati prescritti gli omicidi colposi per la strage di Viareggio a seguito dell’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro. Sono state annullate anche le condanne agli ex amministratori Moretti ed Elia. Da rivalutare la responsabilità per il solo reato di disastro ferroviario colposo.

Dopo la sentenza, davanti al palazzo della Corte di Cassazione a Roma, i parenti delle vittime si sono lasciati andare ad un momento di disperazione. Tra lacrime e rabbia, hanno ricordato cosa è successo in quel terribile 2009. Questa volta “giustizia non è stata fatta”.

“E’ stato ridimensionato radicalmente il verdetto della Corte d’Appello di Firenze: la Cassazione ha emesso un dispositivo molto complesso ma ad una prima lettura emerge subito che è stato colpito in modo profondo l’impianto delle accuse e delle responsabilità”. Questo è stato il commento dell’avvocato Franco Coppi, difensore dell’ex di Fs e Rfi. E’ stato escluso anche il risarcimento per tutte le 22 associazioni che si erano costituite come parti civile nel processo. I familiari delle vittime, invece, sono stati risarciti.


La strage di Viareggio

Il fatto è avvenuto la sera del 29 giugno 2009. Il treno merci Trecate-Gricignano è deragliato dopo aver superato la stazione di Viareggio, in Toscana. Il treno trasportava GPL e questo, è fuoriuscito da uno dei carri provocando un incendio e l’esplosione di tre palazzine nei pressi della stazione.

Tra le cause, il cedimento di un asse del vagone uscito dai binari. Alcune persone morirono per ustioni o per il crollo delle palazzine, altre invece vennero trasportate in ospedale, ma morirono a distanza di settimane o mesi. Due persone anziane invece morirono d’infarto a causa dell’esplosione.

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