Sudan: morte 155 persone a causa degli scontri tribali

Finalmente, oggi, è arrivata la calma nel Sudan, nella regione del Darfur, dopo giorni di scontri etnici che hanno lasciato almeno 155 vittime. Molti feriti e decine di migliaia di sfollati, ha dichiarato Mohamed Abdalla Mohamed Saleh, Governatore dello stato.

La tribù dei Fallata è stata attaccata ieri, dalla tribù Rizeigat, nel villaggio di Sadoun, provocando almeno 55 morti e 37 feriti.

Cosa sta succedendo nel Sudan

La situazione oggi è calma nel nostro villaggio del Darfur meridionale. Non ci sono scontri. Le persone sono comunque tese, temendo un nuovo scoppio di violenze” ha affermato Saleh.

Gli scontri di ieri seguono quelli di sabato a El Geneina, la capitale del Darfur occidentale, in cui sono morte almeno 100 persone e più di 130 ferite. Come ha dichiarato il Governatore dello stato Mohamed, Abdalla al-Douma.

Gli scontri tra i nomadi arabi e il gruppo etnico non arabo Massalit, hanno causato lo sfollamento di circa 50mila persone, da quanto riportato dall’organizzazione umanitaria Save the Children.

Le Autorità del Darfur occidentale, hanno imposto un coprifuoco a livello statale. Sono arrivati i soldati inviati dal Governo di transizione, ora incaricati della sicurezza della regione. A seguito del ritiro della missione congiunta di mantenimento della pace dall’ ONU e Unione Africana.

Non ci sono scontri da domenica, ma ci sono episodi di saccheggio, specialmente di abitazioni e fattorie di persone che vivono nel campo di sfollati interni a Keriding“, ha detto al-Douma. Ha concluso affermando che “La situazione nello Stato è calma mentre le forze di sicurezza si sono distribuite all’interno e intorno alle città di El Geneina e Keriding“.

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