Sunak esce di scena con umiltà, ma con classe ed eleganza

Rischi Sunak esce di scena e lo fa come un vero inglese, lui che per geneologia inglese non è, ma che dello stile e della sobria o stravagante   eleganza degli anglosassoni ne è certamente l’interprete migliore.

Sunak lascia il ponte di comando del Regno Unito con grandissima dignità, rivolgendosi al suo popolo con un discorso che poggia su valori universali e che resterà impresso nella memoria di tutti.

Un discorso  che meriterebbe di essere letto da parte di chiunque svolga il delicato compito di amministrare la “cosa pubblica” e come sanno fare solo i grandi statisti  nelle grandi democrazie. Queste ultime, per essere tali , hanno bisogno di leader onesti e capaci, in grado di navigare sia nelle acque dei mari della vittoria, che in quelli che si agitano nella tempesta, travolgendo ogni cosa con i cavalloni della sconfitta.

Di seguito, pertanto, riportiamo il discorso integrale di commiato di Sunik, affinché serva da esempio e da monito ai futuri governanti del Regno Unito,  ma anche ai leader politici e agli uomini di buona volontà di tutto il mondo.

“Buongiorno. A breve mi recherò da Sua Maestà il Re per presentare le mie dimissioni da Primo Ministro.

Al Paese vorrei dire innanzitutto: mi dispiace.

Ho messo in questo lavoro tutto me stesso, ma avete mandato un chiaro segnale: il governo del Regno Unito deve cambiare e il vostro è l’unico giudizio che conta.

Ho sentito la vostra rabbia, la vostra delusione e mi assumo la responsabilità di questa sconfitta.

A tutti i candidati e gli attivisti Conservatori che hanno lavorato instancabilmente ma senza successo: mi dispiace che non abbiamo potuto ottenere ciò che i vostri sforzi meritavano. Mi addolora pensare a quanti bravi colleghi che hanno contribuito così tanto alle loro comunità e al nostro Paese non siederanno più alla Camera dei Comuni. Li ringrazio per il loro duro lavoro e per il loro servizio.

A seguito di questo risultato mi dimetterò dalla carica di leader del partito, non immediatamente, ma una volta che saranno stati definiti gli accordi formali per la selezione del mio successore. È importante che dopo 14 anni di governo il Partito Conservatore si ricostruisca, ma anche che assuma il suo ruolo cruciale di opposizione in modo professionale ed efficace.

Quando mi sono presentato come Primo Ministro, vi ho detto che il compito più importante che avevo era quello di restituire stabilità alla nostra economia. L’inflazione è tornata all’obiettivo, i tassi dei mutui sono in calo e la crescita è tornata. Abbiamo migliorato la nostra posizione nel mondo, ricostruendo le relazioni con gli Alleati, guidando gli sforzi globali per sostenere l’Ucraina e diventando la patria di una nuova generazione di tecnologie trasformative. Anche il Regno Unito è più forte, con il Windsor Framework, il ripristino della devolution in Irlanda del Nord e il rafforzamento della nostra unione.

Sono orgoglioso dei risultati raggiunti. Credo che questo Paese sia più sicuro, più forte e più protetto rispetto a 20 mesi fa e che sia più prospero, più equo e più resistente rispetto al 2010. 

Pur essendo stato il mio avversario politico, Sir Keir #Starmer diventerà a breve il nostro primo ministro. In questo lavoro i suoi successi saranno tutti i nostri successi e auguro a lui e alla sua famiglia ogni bene. A prescindere dalle nostre divergenze in questa campagna, è un uomo onesto e animato da uno spirito di servizio che rispetto. Lui e la sua famiglia meritano la nostra migliore comprensione mentre compiono l’enorme transizione verso la loro nuova vita dietro questa porta e mentre lui è alle prese con il più impegnativo dei lavori in un mondo sempre più instabile.

Vorrei ringraziare i miei colleghi, il mio Gabinetto, il Servizio Civile, specialmente qui a Downing Street, il team di Chequers, il mio staff, il CCHQ, ma soprattutto vorrei esprimere la mia gratitudine a nostra moglie Akshata e alle nostre bellissime figlie. Non le ringrazierò mai abbastanza per i sacrifici che hanno fatto affinché io potessi servire il nostro Paese.

Una delle cose più straordinarie della Gran Bretagna è che due generazioni dopo che i miei nonni erano venuti qui con poco, io sono diventato Primo Ministro e ho potuto guardare le mie due giovani figlie accendere le candele di Diwali sui gradini di Downing Street. Dobbiamo rimanere fedeli a quell’idea di chi siamo, a quell’idea di gentilezza, decenza e tolleranza che è sempre stata la via britannica.

Questo è un giorno difficile alla fine di una serie di giorni difficili, ma lascio questo lavoro onorato di essere stato il vostro Primo Ministro. Questo è il miglior Paese del mondo ed è interamente merito vostro, del popolo britannico, la vera fonte di tutti i nostri successi, della nostra forza e della nostra grandezza. Grazie”.

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