Templi di Selinunte: dagli scavi emergono nuovi importanti reperti

Gli  studenti e gli archeologi della ‘New York University‘ e dell’ ‘Università Statale‘ di Milano hanno portato alla luce altre  testimonianze di vita dell’antica città. Nella medesima zona, nel 2010,  i ricercatori della missione NYU-UniMi trovarono abbondanti resti di sacrificio animale.

L’equipe guidata dai professori Clemente Marconi, Rosalia Pumo e Andrew Ward ha scopert davanti la fronte principale del Tempio R (il più antico della città, ora datato archeologicamente al 570 a.C.), parte di una piattaforma monumentale su due livelli che, probabilmente doveva servire a ospitare l’altare principale del tempio. Si tratta di una testimonianza storica di due fasi diverse della città: la piattaforma più bassa risale agli anni di costruzione del Tempio R, mentre la piattaforma più alta risalirebbe al V secolo.

Tra i reperti anche due punte di lancia bruciate e ritrovate incrociate. Il professor Clemente Marconi. spiega che “Era tipico dei culti femminili avere dediche di armi e il ritrovamento davanti al Tempio R, dedicato a una dea, non è certo casuale”. Durante lo scavo è stato portato alla luce anche un grosso corno di capra, testimonianza di un sacrificio prestigioso nei confronti della divinità. Un quarto reperto ritrovato è  un frammento di una statua in marmo di Paros di dimensioni naturali. Si tratta di un ulteriore pezzo del braccio di un kouros, statua maschile con funzione votiva, del quale, 4 anni fa, sempre durante la campagna della NYU-UniMi fu trovato un frammento dell’avambraccio. Gli archeologi spiegano che è  la prima volta che a Selinunte viene scoperta una statua di questo tipo in marmo e a grandezza naturale.

Dal 2010 la ‘New York University‘ scava sul Tempio R, il più meridionale e il più antico della città e per ultimare le ricerche spiegano i ricercatori americani, servono  ancora altri 3 anni di scavi.

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Redazione

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