Flash – I test rapidi non riconoscono la variante Omicron

Il docente universitario Guido Rasi, in merito alla variante Omicron, ha ribadito l’importanza per gli operatori sanitari di “tenersi aggiornati sull’evoluzione del virus e delle nostre conoscenze sia in campo diagnostico che terapeutico”. “Dati preliminari – prosegue Rasi – indicano che circa il 40% delle persone positive alla variante Omicron può risultare negativo ai test rapidi, quasi 1 su 2“.

Spero siano presto disponibili test rapidi aggiornati ed attendibili per la Omicron, ma nel frattempo è necessario alzare la guardia, sostiene Rasi. “In questo contesto, il ruolo degli operatori sanitari sarà ancora più centrale nella valutazione dei pazienti”.

 

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