Trieste, sgominata organizzazione cinese che favoriva l’ingresso irregolare di connazionali

La Polizia di Stato di Trieste ha recentemente portato a termine una operazione che ha consentito di sgominare un sodalizio criminale cinese. Il gruppo era dedito al favoreggiamento all’immigrazione irregolare attraverso la cosiddetta rotta balcanica.

Indagini avviate a seguito dell’arresto risalente ad aprile di un cittadino cinese effettuato nel corso dei controlli di frontiera, con l’uomo intento a trasportare quattro cinesi irregolari appena entrati in Italia dalla Slovenia.

Dai successivi approfondimenti investigativi si accerta l’esistenza di un consistente flusso di cittadini cinesi irregolari, fatti arrivare in aereo ai confini esterni europei in Paesi ove entravano in esenzione di visto. Da li lo spostamento in auto attraverso Bosnia Herzegovina, Croazia e Slovenia, sino al confine di Stato italiano.

Una volta in Italia, i cinesi prelevati da connazionali, finiscono in un punto di smistamento, una vera e propria “casa sicura”, sita a Cazzago di Pianiga. Lì i clandestini sostavano per uno o due giorni per poi arrivare alle destinazioni finali, per lo più in Italia, Francia e Spagna.

Durante la permanenza nella casa sicura, venivano ritirati i passaporti usati durante il viaggio, che venivano poi rispediti in Cina.

Il che significa che, da quel momento in poi, i clandestini diventano dei veri e proprio fantasmi. Persone destinate ad un severo sfruttamento fino all’estinzione del debito contratto per il viaggio. Non avevano alcuna possibilità di una vita libera o semilibera, senza assistenza medica, senza nulla.

Una sorta di schiavitù a tempo, accettata volontariamente.

Gli stranieri irregolari complessivamente individuati nel corso delle attività investigative ammontano a settantasette. Tra questi vi sono anche molte donne ed alcuni minori, tra i quindici ed i 18 anni. Nove invece i cittadini cinesi complessivamente arrestati nel corso dell’operazione per favoreggiamento aggravato all’immigrazione irregolare. Otto di loro sono stati sorpresi all’atto di attuare i trasferimenti illegali dal confine italo sloveno sino alle rispettive destinazioni. Uno di loro è stato ritenuto il prevalente organizzatore del progetto criminoso. 27, infine, le persone denunciate in stato di libertà.

(Screenshot video Polizia)

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