carcere (pixabay)

Triplice femminicidio Roma: convalidato fermo per De Pau

É stato convalidato il fermo per Giandavide De Pau. Si tratta dell’uomo accusato dell’omicidio delle tre donne uccise giovedì scorso nel quartiere Prati a Roma. L’interrogatorio davanti al Gip si è tenuto nel carcere di Regina Coeli e De Pau si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il 52enne è detenuto nello stesso carcere da sabato scorso in regime di grandissima sorveglianza.

Gli viene contestato dalla Procura di Roma il triplice omicidio aggravato delle due donne cinesi accoltellate a morte nell’appartamento al primo piano di via Riboty e della 65enne colombiana Marta Castano Torres, uccisa nel seminterrato di via Durazzo.

De Federicis, l’avvocato della difesa, al termine dell’interrogatorio, ha dichiarato: “Non ha risposto e dopo le sette ore di interrogatorio (di sabato, ndr) in questura non ha voluto aggiungere altro. Non era nelle condizioni di dire nulla, perché non ricorda nulla. Era molto confuso. L’accusa resta quella dell’omicidio plurimo aggravato, senza premeditazione perché è difficilmente contestabile. L’arma da quello che so non è stata ancora trovata. Quello che ho chiesto all’amministrazione giudiziaria e penitenziaria è di trovare una struttura adeguata alle sue condizioni, parliamo di una persona con disturbo della personalità borderline”.

L’avvocato gia prima di entrare aveva affermato: “Il suo profilo psichiatrico andrà esaminato, non solo da me ma anche dalla procura. De Pau era libero perché non aveva titoli per essere detenuto, e nessuno, neanche gli psichiatri che lo avevano visitato, si erano accorti della sua pericolosità. Non ha contezza e memoria di quello che è successo. Per come l’ho visto io, assente, mi sembra strano fosse in grado di organizzarsi una fuga. Dell’auto nel deposito giudiziario e del passaporto non ho informazioni, so solo che il suo documento era scaduto da tempo”.

(foto di Pixabay)


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