Ucraina il punto

Ucraina (11 maggio ore 10:30) – Il punto sulla guerra

“Dobbiamo utilizzare ogni canale per la pace, per un cessate il fuoco e l’avvio di negoziati credibili“. Sono le parole di Mario Draghi. Le ha pronunciate ieri a Washington al cospetto del Presidente degli USA. Poi ha aggiunto: “in Italia e in Europa ora la gente vuole mettere fine a questi massacri, a questa violenza, a questa macelleria”. Laddove il contenimento dell’Europa è certo anche economico per scongiurare l’inflazione e recessione. Diversa appare la posizione di Joe Biden. L’attuale amministrazione USA rimane scettica sulla possibilità di riavviare colloqui efficaci.

Generali russi in campo per assicurarsi che gli ordini vengano eseguiti, sabotaggi e ammutinamenti

Otto di dieci Generali russi sono stati uccisi dalle forze di Kiev. Lo annuncia il Capo dei servizi di intelligence militare Usa, il Generale Scott Berrier. Berrier ha spiegato che il pesante bilancio è dovuto al “ruolo insolito” che i vertici militari di Mosca hanno nella Guerra contro l’Ucraina. “Invece di guidare le operazioni a distanza”, ha chiarito Berrier, “i generali russi sono dovuti andare al fronte per assicurarsi che i loro ordini fossero eseguiti”. Non si tratterebbe di una consuetudine. Quello che dice Berrier, oltretutto, rafforzerebbe lo scenario di gravi difficoltà interne delle forze di Mosca. Si parla infatti di numerose azioni di sabotaggio da parte degli stessi soldati russi. Diversi soldati si sarebbero sottratti al combattimento perché in condizioni sempre più difficili. Parliamo di interi reparti, ufficiali compresi, che rifiutano di eseguire gli ordini superiori. Tutto però va ridimensionato perché queste notizie giungono principalmente dal versante Ucraina.

È fuggita dalla Russia Masha Alekhina. Si tratta di una delle componenti delle Pussy Riot. Alekhina faceva parte del gruppo punk che si fece conoscere al mondo con una protesta contro il Presidente Vladimir Putin nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. La notizia la riporta il New York Times. La dissidente si sarebbe travestita da ‘rider’ in modo da non insospettire la Polizia moscovita che sorvegliava l’appartamento dell’amica in cui alloggiava. Ha lasciato in casa il cellulare in maniera che non venisse tracciata. Un amico, poi, l’ha accompagnata al confine con la Bielorussia. Lì ha dovuto attendere una settimana per entrare in Lituania.

Intanto in Ucraina si celebrano i funerali di Leonid Kravchuk, primo Presidente dell’Ucraina indipendente. È morto a 88 anni. Appartenente al Partito comunista restò in carica per 32 mesi. Poi lo scontento popolare, l’inflazione e gli scandali legati alla corruzione per le privatizzazione lo fecero decadere. Si deve a Kravchuk la decisione di disfarsi dell’arsenale nucleare ex Urss ospitato in Ucraina.

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