Ucraina il punto

Ucraina (13 maggio ore 10) – Il punto sulla guerra

Ancora aperto il nodo dell’evacuazione a Mariupol. Esponenti della Croce Rossa e delle Nazioni Unite si incontreranno con rappresentanti russi per negoziare l’evacuazione dei soldati ucraini da Azovstal. Lo ha detto la Vice Premier ucraina Iryna Vereshchuk. Ha spiegato: “idealmente la missione di salvataggio avrà diverse fasi, a partire dall’evacuazione dei feriti gravi“. Secondo Vereshchuk nell’acciaieria non ci sono solo i combattenti del battaglione Azov. Ci sarebbero anche soldati e ufficiali delle Forze Armate, della Polizia Nazionale e delle guardie di frontiera.

Nell’operazione sarebbe coinvolta la Turchia. Secondo il leader tartaro di Crimea Mustafa Dzhemilev, la Turchia ha proposto un piano per evacuare le truppe ucraine da Mariupol. Secondo il piano, i militari rimarrebbero in Turchia fino alla fine della guerra, senza l’opportunità di combattere.

Zelensky su Rai Uno: negoziati senza ultimatum, russi fuori dal Paese

Zelensky ha parlato a “Porta a porta”Sì a negoziati ma senza ultimatum e solo se i russi escono dal Paese“. “Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina le truppe russe hanno distrutto 570 strutture sanitarie e 101 ospedali, è una cosa senza senso, una barbarie”. Queste le parole di Zelensky nel video diffuso in serata. “Ricostruiremo tutti gli ospedali distrutti dagli occupanti, tutte le scuole, tutte le università che hanno bombardato, tutte le case, i ponti, le aziende” ha assicurato.

Intanto, sul campo. “Nella regione di Donetsk, i russi stanno avanzando nella direzione di Lyman, ma stanno subendo perdite devastanti”. Lo ha detto in tv il Capo dell’Amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, come riporta l’agenzia UKRINFORM. “La situazione nella regione è difficile, anche se controllata” ha spiegato, precisando che non c’è un solo insediamento in regione che non sia stato bombardato. Il fronte più caldo è Avdiivka, che viene bersagliato quasi 24 ore su 24.

Due fosse comuni scoperte in due villaggi dell’Oblast di Donetsk, a nord-ovest di Mariupol. Lo ha riferito il progetto investigativo Schemes di Radio Free Europe/Radio Liberty. La fossa comune nel cimitero di Stariy Krym è quasi raddoppiata e ha raggiunto i 340 metri. Secondo l’amministrazione comunale di Mariupol, le tombe stanno crescendo a causa delle centinaia di civili uccisi dalle truppe russe.


 

 

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