Ucraina il punto

Ucraina (15 giugno ore 20) – Il punto sulla guerra

Le autorità dell’Ucraina hanno dichiarato di essere riuscite a sventare un attacco terroristico contro la leadership del Paese. Lo ha affermato il Vice ministro ucraino dell’Interno, Yevhen Yenin. Viene citato da Interfax Ukraine e rilanciato dalla BBC. Yenin ha detto di non poter fornire per ora altri dettagli. “Potremo darne molti di più dopo la vittoria” contro la Russia, ha concluso.

Zelensky al Parlamento ceco: “siamo con voi, siate con noi”

Il Presidente Zelensky è intervenuto in videochiamata al Parlamento ceco. “I carri armati russi che prendono d’assalto le città del Donbass ucraino, che stanno cercando di avanzare verso Kharkiv, Nikolaev, Zaporozhye, devono essere fermati o espulsi dal territorio dell’Ucraina indipendente. Affinché non vengano mai a Praga, o Ostrava, né a Brno, né a Plzen, né a Karlovy Vary, né in nessun’altra città del nostro continente. È in Ucraina che la battaglia per il futuro dell’Europa è ancora in corso”.

 

Poi ha continuato: “Quando l’Ucraina chiede sostegno ai Paesi europei, procediamo da quelle parole che sono diventate uno dei principi fondamentali della vostra storia: siamo con voi, siate con noi“, ha detto Zelensky. Infine ha ringraziato la Repubblica Ceca e il popolo ceco “per la loro generosa assistenza in questa lotta. La Repubblica Ceca ci ha aiutato con le armi molto seriamente. Ringrazio la leadership dello Stato. E il sostegno dovrebbe essere mantenuto tanto quanto serve per vincere. Ecco come dovrebbe finire questo confronto: con la vittoria. Il popolo ceco è ben consapevole di come finiscono i compromessi a spese di qualcun altro e a cosa portano le concessioni alla tirannia”.

In guerra anche l’energia pulita, disabilitate dai russi parte della capacità termica, solare ed eolica

Fra gli obiettivi, nelle perdite dell’Ucraina, c’è anche il settore dell’energia pulita. Secondo il Ministro dell’Energia German Galushchenko, i russi avrebbero già disabilitato oltre il 50% della capacità termica, il 30% del solare e oltre il 90% della produzione eolica del Paese. In generale, le infrastrutture energetiche ucraine continuano a subire danni devastanti. Ad oggi circa 650mila utenti non hanno accesso all’elettricità e più di 180mila famiglie non hanno accesso alla fornitura di gas.
Tra gli altri dati riportati dall’agenzia Interfax, c’è quello che parla del circa 5% di capacità di generazione installata andato distrutto, con il 35% della capacità di generazione situata nei territori occupati. La produzione di gas è diminuita del 12-15%.

Ambasciatore ucraino in Italia alle aziende italiane: interrompete attività con la Russia

Sul piano diplomatico giunge l’appello di Yaroslav Melnik, Ambasciatore d’Ucraina in Italia, lanciato attraverso l’Adnkronos alle aziende sul territorio ancora legate in affari al partner commerciale russo. “Continuo a invitare le imprese italiane a interrompere le attività con la Russia e in tal modo a rifiutare di finanziare con le loro tasse la violenza russa, gli omicidi e i crimini contro l’umanità“, dice l’Ambasciatore. “Non bastano le decisioni a metà. Se il mondo vuole che il futuro e la libertà prevalgano sul passato e sulla tirannia – aggiunge – non si può combattere il male con una mano e con l’altra dargli medicine, reddito e altre risorse. È fondamentale interrompere tutti gli affari con la Russia. Ed esorto a non pagare le tasse che finanziano le armi russe!”.

E conclude: La Russia è un partner commerciale tossico. La ricerca mostra che le aziende che interrompono le attività con la Russia ricevono generose ricompense dai mercati e quelle che rimangono affrontano rischi finanziari e reputazionali. Lasciare la Russia non è solo moralmente corretto, ma anche redditizio per gli affari. Ritiratevi dalla Russia! Non sponsorizzate la guerra! Rispettate la reputazione professionale“.


Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it