indipendenza - grano ucraina (pixabay)

Ucraina-Cardinale Zuppi: “rischio di un Armageddon nucleare”

Il Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Cei, riflettendo sulla guerra in Ucraina ad un anno dal conflitto, ha messo in guardia sulla possibilità di un “Armageddon nucleare”.

Durante il suo discorso Zuppi ha detto: “Solo la politica crea un quadro comune, allontana ciò che divide e trova ciò che unisce, rende più umani. E la politica sa e può usare la diplomazia e anche i tanti modi per preparare il terreno, creare l’ambiente favorevole, maturare le convergenze che permettono la pace“.

Il Cardinale ha sottolineato: “Mi ha colpito con preoccupazione come al Parlamento Europeo una Risoluzione che sollecitava l’apertura di un negoziato sia stata rigettata da 470 voti su 630. Mi è sembrato come un segnale della rinuncia della politica e la negazione di una pace che non sia solo la vittoria di una parte. Attenzione dire questo non significa ovviamente misconoscere il diritto, omologare le responsabilità, negarle. Affatto. Sono due piani diversi e il dialogo richiede sempre la giustizia e la chiarezza perché funzioni, perché raggiunga il risultato. Ma, appunto, anche la giustizia richiede il dialogo”.

Zuppi ha poi concluso: “Oggi il ripudio della guerra e della violenza, e l’esercizio di una cultura della pace sembrano essersi sbiaditi, come il ricordo tragico della Seconda guerra mondiale e della Shoah che ne rappresenta la massima ignominia e crudelt. Dobbiamo essere non neutrali, ma schierati per la pace! Abbiamo bisogno di profeti e di politici di pace, capaci di tradurre l’aspirazione in architettura e prassi di pace”.

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