Il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha affermato che: “Ci riprenderemo ogni pezzo di territorio che la Russia ha sottratto al nostro Paese. Non lasceremo un solo pezzo della nostra terra al nemico, la tirannia non regnerà da nessuna parte. Dobbiamo riportare la libertà, la sicurezza e l’Europa in tutto il territorio ucraino”.
I am confident that the project of 🇺🇦 reconstruction after hostilities and after the war will give impetus to the development of at least our entire region – following 🇺🇦 and all our partners who will cooperate with 🇺🇦. It is here, in 🇺🇦, that the world will see what Europe is… pic.twitter.com/NsnHVFBPx4
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) May 10, 2023
Proprio qualche ora prima le truppe ucraine, impegnate in pesanti combattimenti per il controllo della regione orientale del Donestk, hanno dichiarato di aver respinto le truppe russe fino a 2 chilometri in alcune località vicino a Bakhmut.
Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra ucraine, ha affermato che le unità delle truppe mercenarie russe Wagner schierate a Bakhmut sono state sostituite in alcune sezioni da unità dell’esercito russo regolare. Il comandante ha aggiunto: “La battaglia per Bakhmut continua”.
Andriy Biletsky, fondatore del battaglione ucraino Azov, ha dichiarato su Telegram che il territorio è stato completamente liberato dai soldati russi e che almeno due brigate russe sono state sconfitte e sono stati fatti prigionieri.
La Russia intanto ha richiamato i suoi riservisti per le esercitazioni annuali, dopo che mercoledì è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un documento in tal senso firmato dal Presidente Vladimir Putin. Con questo decreto, il Ministero della Difesa può emanare istruzioni corrispondenti agli uffici dei distretti militari, che poi richiamano i riservisti a loro segnalati per le esercitazioni.
