Ucraina: l’ultimatum di Mosca è scaduto. Gli ultimi della resistenza bloccati in acciaieria

53esimo giorno di guerra in Ucraina. “Se continuano a opporre resistenza, saranno tutti eliminati“. E’ il messaggio del ministero della Difesa russo alla resistenza ucraina asserragliata nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, dopo lo scadere dell’ultimatum per la resa.

La notizia dall’agenzia russa Interfax, citando il portavoce del ministero Igor Konashenkov. “Al gruppo accerchiato è stato offerto di deporre volontariamente le armi e di arrendersi per salvare le loro vite” ma Kiev ha proibito al reggimento Azov di negoziare la resa, ha aggiunto Konashenkov. 

Nel frattempo il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pubblicato su Facebook le foto della distruzione causata dai bombardamenti russi nelle città del Paese con un post in cui scrive: “Gli occupanti saranno responsabili di tutto ciò che hanno fatto in Ucraina. Saranno responsabili per tutto quello che hanno fatto contro gli ucraini. Saranno responsabili di Bucha, Kramatorsk, Volnovakha, Okhtyrka. Per Gostomel e Borodyanka. Per Izyum, per Mariupol e tutte le altre città e comunità
dell’Ucraina attaccate“.

In più è dell’ultimo minuto la notizia che arriva da Mosca: le sue forze speciali hanno liberato ostaggi nella moschea turca di Mariupol. “Un’operazione speciale per liberare ostaggi, che erano trattenuti nella moschea turca dai nazisti ucraini, è stata condotta il 16 aprile durante le azioni offensive per liberare Mariupol e su richiesta del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan“, ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, il general maggiore  Igor Konashenkov, secondo quanto riporta la Tass.

Secondo Konashenkov nell’operazione sono stati uccisi 29 militanti, compresi “mercenari stranieri“. “Gli ostaggi, che sono cittadini di uno dei Paesi della Comunità degli Stati indipendenti, sono stati liberati e trasferiti in una località sicura“, ha aggiunto. 

 

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