I droni iraniani utilizzati nei recenti attacchi alle città ucraine sono stati realizzati con componenti europei.

Ucraina, missili Russia contro città Zaporizhzhia

La Russia ha lanciato un attacco missilistico contro la città di Zaporizhzhia, nel Sud-est dell’Ucraina. Lo ha riferito Oleksandr Starukh, Capo dell’amministrazione militare della regione, su Telegram. “Secondo le prime informazioni, non ci sono vittime. Finora non sono stati individuati danni significativi alle infrastrutture”, ha affermato, mentre si avvicina l’inizio della missione degli esperti dell’AIEA che dovranno verificare la situazione all’interno della centrale nucleare situata a sud della città di Zaporizhzhia, a Energodar.

Una missione ”necessaria”, ha detto il Portavoce del Cremlino Dmytri Peskov, aggiungendo che tuttavia “non stiamo parlando della possibile demilitarizzazione della zona attorno all’impianto nucleare”. Secondo Peskov ”tutte le parti devono fare pressione sull’Ucraina affinché riduca la tensione militare all’impianto che sta mettendo in pericolo l’Europa intera”, perché ”solo la pressione sull’Ucraina può ridurre la tensione militare” nella zona.

Secondo il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, quella all’impianto di Zaporizhzhia, la centrale nucleare più grande d’Europa nel Sud dell’Ucraina, sarà ”la missione più difficile nella storia dell’AIEA, date le attività di combattimento intraprese dalla Federazione Russa sul campo e anche il modo palese con cui la Russia sta cercando di legittimare la sua presenza”.

”La Russia deve ritirarsi da Zaporizhzhia, è l’unico modo per garantire la sicurezza nucleare”, ha detto Kuleba affermando che ‘‘la Russia sta mettendo a rischio di un incidente nucleare non solo l’Ucraina, ma il mondo intero”. Per questo, ”ci aspettiamo che la missione” dell’AIEA ”metta in luce la chiara violazione di tutti i protocolli della sicurezza nazionale”.

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