È arrivato il quattordicesimo pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia. Il provvedimento è stato adottato dal Consiglio UE nel giorno in cui missili da crociera Kalibr lanciati dalle forze armate di Mosca hanno colpito la città di Odessa.
Le nuove sanzioni, con l’ok dal Lussemburgo, contengono nuove misure contro il gas naturale liquefatto russo e misure contro le navi che sostengono la guerra. Il provvedimento si rivolte anche alle petroliere che fanno parte della flotta ombra e che aggirano i limiti fissati dall’UE e dalla Price Cap Coalition. Tali soggetti adottando pratiche di navigazione ingannevoli, violando gli standard internazionali.
Inoltre, il pacchetto introduce nuovi elenchi di individui ed entità responsabili di azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.
Il pacchetto rafforza le sanzioni finanziarie, vietando alle banche dell’UE al di fuori della Russia di utilizzare il sistema di messaggistica finanziaria Spfs, l’equivalente russo di Swift. Limita l’esportazione di nove ulteriori articoli a duplice uso di tecnologia avanzata. Il provvedimento estende i divieti di esportazione ad alcuni tipi di prodotti industriali, chimici, plastica, parti di veicoli e macchinari.
Le sicure comprendono misure protettive per gli operatori dell’UE dall’esproprio, rispondendo ad altre azioni illegittime dello Stato russo. Tra queste, ad esempio, il furto di proprietà intellettuale.
“Passa oggi la base giuridica e il principio giudiziario, poi vedremo dove si potranno trovare i fondi. Ma il principio che queste imprese debbano essere risarcite è già una vittoria importante dell’Italia, che si è battuta molto all’interno dell’Unione Europea per garantire queste imprese che, nel rispetto delle sanzioni, operano in Russia“. Queste le parole del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha commentato con soddisfazione le nuove sanzioni.
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