Uffizi e le nuove regole: divieto di postare le foto se non paghi il canone

Luglio 2020, Chiara Ferragni posta sul suo account Instagram le immagini davanti alla “Venere di Botticelli e insieme a Eike Schmidt direttore proprio del Museo degli Uffizi. Gli scatti pubblicati da Chiara Ferragni avranno l’esiso sperato; ovvero, nei giorni successivi alla pubblicazione, una marea di ragazzi si era riversata al museo fiorentino per visitarlo. E magari riprodurre uno scatto della loro amata influencer. 

A nemmeno un anno dall’episodio Eike Schmidt fa un passo avanti introducendo una nuova regola per coloro che visiteranno gli Uffizi. Nella sezione “Qualche regola da seguire!” del sito ufficiale del Museo compare:  “Precisiamo che secondo il decreto legge 83/2014 articolo 12 comma 3, è permesso scattare fotografie alle opere (ad esclusione di quelle esposte nelle mostre temporanee) ai fini di uso personale e di studio; purché senza l’ausilio di cavalletti o luci aggiuntive. Per ulteriori diversi utilizzi (pubblicazioni o usi derivati anche per scopo commerciale) va richiesta apposita autorizzazione; e corrisposto, ove previsto, il pagamento di un canone“.

Il Direttore Schmidt vuole che si paghi per poter mostrare l’arte sui social” è l’allarme sollevato da alcune guide che lavorano anche online. In questo primo giorno di apertura hanno trovato “un cartello in cui si diceva che era vietato fare video e che le foto dovevano essere solo ad uso personale privato“. Tutto è iniziato i primi giorni dell’anno quando, durante la chiusura per la pandemia, “c’è stato un incontro tra il direttore Eike Schmidt e alcuni rappresentanti delle guide turistiche dove è stato fatto presente la necessità d’ora in poi di pagare un canone mensile per l’utilizzo via social o internet delle immagini delle opere della collezione“. Lo racconta la guida e blogger fiorentina Sara Innocenti; la “inflorencer” come si autodefinisce scherzando, è autrice da quattro anni, sui suoi profili e blog, di una rubrica di divulgazione d’arte.

Uffizi stop a influencer e blogger

In questi ultimi anni hanno richiesto il mio contributo professionale musei cittadini importanti come quello di Palazzo Vecchio e il Museo Novecento, sia per la pubblicazione di immagini d’arte sia per la loro divulgazione. eOra mi sento richiedere dei soldi per mettere su Instagram la foto di un’opera d’arte degli Uffizi? Sinceramente mi sono sentita, diciamo così, spaesata, da questa nuova “regola” del Direttore Schmidt. Mi sono confrontata con alcune colleghe che hanno partecipato all’incontro di gennaio. Di fronte ad alcune nostre email che chiedevano delucidazioni, la Direzione ha risposto che se l’uso delle immagini è continuativo e non sporadico sarà richiesto un canone forfettario” ha dichiarato Sara Innocenti. 

Sul sito del museo conclude il “regolamento” la nota: “Si ricorda inoltre che è permesso disegnare e prendere appunti con la matita, o con dispositivi digitali. Non è consentito l’uso di colori, cavalletti, leggii e altri supporti o attrezzature ingombranti.

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