Umbria: Figliuolo visita i punti vaccinali gestiti dalla Difesa

Il Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo ha visitato oggi i punti vaccinali temporanei gestiti dalla Difesa nelle città di Cascia e Norcia, in Umbria, dove personale sanitario dell’Esercito opera in strutture fornite dai rispettivi Comuni, in coordinamento con le autorità sanitarie locali e con l’assistenza prestata dai volontari della Croce Rossa Italiana.

L’attività di vaccinazione rientra nel piano operativo lanciato dal Commissario Figliuolo insieme alla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, a seguito della visita nella regione, lo scorso 28 maggio. Il piano si è concretizzato con lo schieramento in tempi brevi di quattro Presidi Vaccinali Mobili della Difesa, impiegati in numerose località della Valnerina, situate nella zona del cratere sismico causato dai terremoti del 2016 e del 2017.

“Questa popolazione, già sofferente per la tragedia dei terremoti del 2016 e del 2017, ha poi subito la ferita del Covid ed aveva bisogno di una cura particolare. E’ importante essere presenti qui, mostrando la vicinanza dello Stato attraverso la campagna vaccinale, anche per consentire la ripartenza in sicurezza del turismo” ha dichiarato il Generale Figliuolo prima di sottolineare i risultati positivi raggiunti in Umbria e a livello nazionale.

 

“A luglio saremo in grado di assicurare un quantitativo di dosi che permetterà alle Regioni di fare una media complessiva di 500 mila somministrazioni al giorno, a livello nazionale. In tale ottica, la Struttura commissariale sta agendo in maniera bilaterale con tutte le Regioni per fare una riprogrammazione delle agende delle somministrazioni, perché chi aveva programmato il mese di luglio con le regole precedenti all’ultima indicazione del Comitato Tecnico Scientifico poteva contare su quattro vaccini. A seguito di un calcolo rischio/beneficio in presenza di una curva dei contagi così bassa, i due vaccini adenovirali hanno ora grandi limitazioni. Questo comporta che nel mese di luglio dovremo fare 2,6 milioni di seconde dosi con Astra Zeneca a persone over 60, mentre la gran parte delle altre somministrazioni – di prime e seconde dosi – verrà fatta con Pfizer e Moderna”, ha aggiunto il Commissario, specificando che “oggi sono già utilizzabili quasi 3,8 milioni di dosi di Pfizer, arrivate ieri sera, nell’ambito di un totale – per luglio – di circa 14,6 milioni di Pfizer e di Moderna, che, con le scorte che avevamo, diventano 15 milioni di vaccini a RNA messaggero”.

“Non c’è un problema di quantità ma c’è un problema di bilanciamento sulle Regioni, alcune delle quali giustamente contavano di poter crescere ancora di più con le prime dosi a luglio”, ha continuato, indicando che “ora occorre che vengano rispettate le somministrazioni di tutte le seconde dosi, riprogrammando magari qualche prima dose, perché laddove si era previsto di usare Astra Zeneca o Johnson & Johnson, ora bisognerà usare i vaccini a RNA messaggero Pfizer e Moderna. Il piano, concepito per portarci a settembre alla vaccinazione dell’80% delle persone vaccinabili attraverso la somministrazione di 500 mila dosi al giorno, continua”, ha concluso il Generale Figliuolo.

(fonte – Ufficio Stampa Struttura Commissariale Covid19)

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