Un settore che va alla ricerca di alternative sostenibili alle proteine animali e sta iniziando a produrre alimenti capaci di venire incontro a chi sceglie di eliminare carne e uova dalla propria dieta ma fatica a rinunciare al loro gusto familiare.
Il Giappone è il secondo consumatore al mondo di uova, subito dopo il Messico, ed era da tempo alla ricerca di un’alternativa più sostenibile sia in termini etici che ambientali. Ora la food tech Next Meats ha annunciato l’arrivo di Next Egg 1.0, uova a base vegetale, che saranno presto disponibili sui canali B2B dell’azienda in Giappone, per poi arrivare ai consumatori e, se le uova vegane supereranno il test del pubblico, anche in altri Paesi.
La produzione di 1 kg di uova “tradizionali” genera quasi 5 kg di CO2 e l’allevamento di galline ovaiole produce una serie di problemi a livello di inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria circostanti. In più l’allevamento è spesso intensivo, con galline costrette in spazi angusti e sfruttate per la produzione per tempi brevi (circa due anni) prima di essere macellate. “Con il lancio di questo nuovo prodotto vogliamo contribuire a sensibilizzare sull’argomento”, ha spiegato il CEO di Next Meat Rho Shirai “e speriamo di dare un contributo a ridurre la carbon footprint del settore offrendo un’alternativa sostenibile”.