La Corte Suprema degli Stati Uniti mantiene almeno per i prossimi mesi la controversa restrizione di confine decisa durante la Presidenza di Donald Trump, il cosiddetto ‘titolo 42’, che consente ai funzionari federali di espellere rapidamente i migranti ai confini degli USA. Questa decisione, riferisce la CNN è una vittoria per gli Stati repubblicani che hanno esortato la Corte Suprema a intervenire sulla questione.
Da marzo 2020, il Titolo 42 ha permesso agli agenti di frontiera statunitensi di respingere immediatamente i migranti che hanno attraversato il confine meridionale in nome della prevenzione del Covid-19 e permette di espellere subito anche i potenziali richiedenti asilo per ragioni sanitarie. Secondo ABCNEWS che cita i dati delle Dogane e della protezione delle frontiere il provvedimento ha permesso agli USA di espellere 2,4 milioni di migranti dal suo confine.
La decisione della Corte è stata presa con una votazione di 5 a 4. La Corte Suprema ha programmato delle udienze a febbraio e quindi nei prossimi mesi la misura che andava a scadenza a fine dicembre resterà in vigore fino a una decisione definitiva.
La Casa Bianca ha detto che avrebbe rispettato l’ordine della Corte Suprema degli Stati Uniti. La decisione di oggi, ha spiegato in una nota la Portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, “dà ai repubblicani al Congresso un sacco di tempo per andare oltre il dito puntato politico e unirsi ai loro colleghi democratici nel risolvere la sfida al nostro confine approvando le misure di riforma globale e consegnando i fondi aggiuntivi per la sicurezza delle frontiere che il presidente Joe Biden ha richiesto”.