È dilemma per il partito democratico americano. Dopo il disastro televisivo di Joe Biden, nel duello con Donald Trump, serpeggia grande preoccupazione tra i senatori. In queste ore, infatti, si starebbero valutando le possibilità di Kamala Harris, la Vicepresidente che non ha mai conquistato establishment ed elettori. La domanda più ricorrente tra i dem è: “potrebbe avere più chance del Presidente di battere Donald Trump il prossimo novembre?”
Secondo un sondaggio realizzato per la Cnn tra elettori registrati nei giorni successi al dibattito, il vantaggio di Donald Trump su Joe Biden sarebbe salito a 6 punti. Un sondaggio che potrebbe non rappresentare la volontà degli americani, ma è comunque un campione indicativo. Attualmente Trump avrebbe il 49% delle preferenze, contro il 43% di Biden. Scenario che cambierebbe se a sfidare il Tycoon ci fosse la Harris: 47% a 45%. Il divario, dunque, si ridurrebbe di due punti percentuali. Anche gli elettori sono orientati alla sostituzione in corsa dell’attuale leader della Casa Bianca, che viene ormai percepito in forte svantaggio.
La senatrice afroamericana Laphonza Butler ha lodato “l’incredibile lavoro svolto da Harris come partner del Presidente nel guidare il Paese e il partito“. Questa la sua risposta alle domande che le hanno rivolto sulla possibile efficacia della Harris come candidata alla Casa Bianca.
Un altro alleato di Harris è lo stratega Jamal Simmons, che fino allo scorso anno è stato direttore della comunicazione della Vicepresidente. Simmons ha ricordato che in caso di uscita di scena di Biden, sarebbe proprio la Harris il candidato più legittimato a prendere il suo posto. “Istituzionalmente non c’è nessuno in una posizione migliore di Kamala Harris, penso che vincerebbe una convention aperta“, ha poi aggiunto lo stratega americano.
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