Vaiolo delle scimmie: cosa fare in caso di contagio

Sono aumentati i casi del vaiolo delle scimmie in Italia e così il Ministero della Salute ha approvato una circolare informativa per la gestione dei casi. Il vaiolo può essere trasmesso attraverso il contatto con fluidi corporei, contatto con lesioni o condivisione di oggetti.
In caso di positività, i soggetti devono rimanere isolati fino alla caduta di croste dell’eruzione cutanea.

Qualora i sintomi non richiedessero il ricovero, il paziente confermato può essere seguito a domicilio, in isolamento rispetto ai conviventi e persone che prestano assistenza. Il caso deve, inoltre, essere monitorato ogni giorno dal Dipartimento di prevenzione tramite contatti telefonici.

I casi di Vaiolo delle scimmie devono: rimanere in isolamento in stanza dedicata, quando sono a casa, utilizzare oggetti domestici dedicati che non devono essere condivisi con altri membri della famiglia, evitare il contatto con persone immunocompromesse fino alla guarigione dell’eruzione.

Che cos’è il vaiolo delle scimmie?

Il Monkeypox (vaiolo delle scimmie) è un’infezione virale che si trasmette dagli animali all’uomo. Maggiormente diffusa nelle zone dell’Africa centrale e occidentale, lo scorso 23 luglio il virus è considerato emergenza di salute pubblica internazionale.

Il suo nome deriva dal fatto che la prima infezione venne identificata nelle scimmie nel 1958, mentre nel 1970, il primo caso nell’uomo. Al di fuori dell’Africa, il primo focolaio risale al 2003 negli Stati Uniti, causato da un’importazione di mammiferi infetti.

I sintomi più comuni sono: febbre, mal di testa, brividi, stanchezza, astenia, mal di schiena, linfonodi ingrossati e dolori muscolari. Circa tre giorni dopo la febbre, segue un’eruzione cutanea e di conseguenza pustole e croste.

In caso di sintomi, è necessario isolarsi e consultare il medico. Per la diagnosi del vaiolo delle scimmie, verranno richiesti degli esami di laboratorio. Come accennato, si trasmette dagli animali all’uomo, trasmissibile a loro volto, attraverso il contatto stretto: faccia a faccia, bocca a bocca o bocca a pelle, compreso contatto sessuale. Ma può avvenire anche tramite contatto di oggetti contaminati.

(foto Pixabay) 

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it