A Venezia, in occasione del defilé della maison parigina Yves Saint Laurent, in programma sull’isola di Certosa il 14 luglio in occasione del G20, sono stati distrutti alcuni nidi con uova e pulcini di rondini e altre specie di uccelli.
A denunciare l’assurda vicenda il Consigliere regionale Andrea Zanoni, che ha fatto recapitare la segnalazione alla casa di moda francese che quindi ha deciso di annullare l’evento in attesa di un chiarimento su quanto accaduto.
Zanoni scrive nel suo post su Facebook: “Trovo aberrante che ancora oggi ci sia gente che non si faccia alcuno scrupolo nell’agire così: eppure è di dominio pubblico, lo sanno anche i bambini, che i nidi e il loro contenuto sono protetti. Ieri ho segnalato subito il tutto alla Polizia provinciale di Venezia, dopo un’ora e mezza massacrante di telefonate a ogni dove, ma a questa mattina non erano ancora intervenuti. Non ho parole”.
In Italia peraltro distruggere nidi è reato, eppure c’è chi purtroppo continua a farlo. Speriamo che venga fatta chiarezza sulla vicenda avvenuta a Venezia e che i responsabili paghino per il loro gesto. Anche se per quanto riguarda il danno ecologico non si può più tornare indietro.
Oltre alla costruzione del capannone per la sfilata, tra i progetti della casa di moda c’è anche la ristrutturazione di alcune strutture rovinate dall’acqua alta del 12 novembre 2019.
Durante un sopralluogo sull’isola di Certosa alcuni attivisti animalisti, tra cui Cristina Romieri, hanno trovato una decina di rondini che volavano impazzite perché non riuscivano a trovare i nidi con i cuccioli.
La società che ha in gestione l’isola, ovvero Vento di Venezia, per scusarsi dell’errore, ha realizzato alcuni nidi artificiali per favorire il ritorno degli uccelli nel capannone.