Verona: truffa e banacarotta fraudolenta. Due arresti

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Verona e la Polizia di Stato del capoluogo scaligero ieri hanno arrestato due persone per i reati di truffa e bancarotta fraudolenta.

Il provvedimento giunge al termine di investigazioni eseguite negli ultimi mesi che avevano portato a luglio di quest’anno al sequestro preventivo di circa 20 milioni di euro nei confronti di 28 società e 8 persone fisiche (tra le quali la predetta società fallita e gli odierni arrestati), indagate, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, anche ai danni dello Stato, all’insolvenza fraudolenta, alla ricettazione, al riciclaggio e all’autoriciclaggio, all’accesso abusivo al credito e alla bancarotta fraudolenta.

Le indagini avevano preso le mosse da approfondimenti svolti su una società della provincia operante nel settore dell’«organizzazione di lavoro», risultata essere al centro di un giro di false fatture emesse da società compiacenti per ingannare gli istituti di credito interessati per la stipula di contratti di leasing ai quali veniva fornita una falsa rappresentazione di solidità finanziaria proprio per farsi riconoscere linee di credito per circa 11 milioni di euro, 6 milioni dei quali riferiti a finanziamenti garantiti dallo Stato in forza della normativa di sostegno alle imprese connessa all’emergenza Covid-19.

Il sistema prevedeva il ricorso a contratti di leasing per l’acquisizione di macchinari industriali, il cui valore reale era di gran lunga inferiore a quello dichiarato alle banche. Gli inquirenti si sono concentrati sull’operato della società veronese di costruzioni che, prima di fallire, era stata affidata alla gestione di un vero e proprio prestanome.

I Finanzieri e i Poliziotti hanno accertato che i due odierni arrestati avevano fatto ricorso al credito, ottenendo  finanziamenti per oltre 3,2 milioni di euro, nella maggior parte dei casi garantiti dallo Stato. In tal proposito le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia economico-finanziaria hanno interessato le Autorità amministrative preposte per l’avvio delle azioni di revoca delle agevolazioni indebitamente concesse.

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