Vertice dell’Intelligence estera a Roma per il cessate il fuoco a Gaza

Si svolgerà domenica il vertice a Roma tra il Direttore della CIA, Bill Burns, il Capo del Mossad, Dedi Barnea, il Primo Ministro del Qatar, Mohammed bin Abdel Rahman al-Thani, e il Capi dell’Intelligence egiziana, Abbas Kamal.

Tema e obiettivo dell’incontro sarà quello di cercare di chiudere l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza e far tornare gli ostaggi israeliani a casa. E’ quanto rivelano Axios e Walla citando fonti israeliane e americane.

Axios sottolinea che il nuovo round di negoziati avviene in un momento cruciale, e che, proprio giovedì, Benjamin Netanyahu ha incontrato Joe Biden che considera l’accordo fondamentale per la sua “legacy”.

Alle famiglie degli ostaggi incontrate Biden ha ribadito che continuerà a spingere verso questo obiettivo fino alla fine del suo mandato, e i parenti, dopo l’incontro a cui ha partecipato anche Bibi, si sono dette più ottimiste.

L’incontro di giovedì è stata anche l’occasione per discutere le nuove richieste, più severe, di Netanyahu, l’istituzione di un meccanismo di monitoraggio di armi e militanti dal sud al nord di Gaza e il mantenimento del controllo israeliano del confine tra Gaza e l’Egitto.

Bibi si è impegnato a far avere entro due giorni una proposta aggiornata ai mediatori degli USA, Qatar e Egitto per passarla ad Hamas.

Le fonti di Axios, però, sottolineano come, anche dopo 3 ore di colloqui, Biden e i suoi consiglieri non sanno ancora se Bibi voglia veramente l’accordo o stia solo guadagnando tempo per evitare il collasso del suo Governo.

Riguardo all’incontro di Roma, fonti informate spiegano che non si ritiene che vi saranno negoziati dettagliati sui punti ancora aperti, ma si concentrerà a individuare una strategia per procedere.

I negoziatori israeliani non sperano quindi che a Roma si possa arrivare ad una svolta, dubitando che la pressione di Biden abbia avuto la forza di convincere  il Premier israeliano  ad alleggerire alcune delle sue nuove, severe richieste.

  1. Netanyahu vuole un accordo impossibile, al momento non è disposto a muoversi e quindi potremo andare incontro ad una crisi dei negoziati piuttosto che ad un accordo” – ha concluso una fonte israeliana di Axios.
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