Vertice Kosovo – Serbia: cresce la tensione

Con l’atmosfera inquinata dalle tensioni delle ultime due settimane nella Repubblica del Kosovo, domani   dovrebbero prendere il via gli incontri per il vertice atteso e molto delicato  tra il Presidente della Serbia, Aleksandar Vučić, e il Premier del Kosovo, Albin Kurti, nel perimetro diplomatico  del dialogo mediato dall’UE. 

Nabila Massrali, Portavoce della Commissione UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza ha dichiarato che “saranno discusse tutte le questioni più importanti“.

Nel corso del punto quotidiano con la stampa europea, Massrali ha precisato: “Non voglio speculare sui possibili risultati, per noi rimane importante che entrambe le parti mettano fine alle ostilità e alla retorica incendiaria e mostrino piena responsabilità nell’affrontare il sesto vertice di alto livello”. 

Il riferimento di Massrali è chiaramente rivolto alle dichiarazioni degli scorsi giorni di entrambi i leader balcanici sulla situazione nel nord del Kosovo, dove da inizio mese è tornata di attualità la questione delle targhe automobilistiche al passaggio della frontiera.

I disordini sono sempre stati tenuti sotto controllo dalla Kosovo Police, ma sempre sotto lo sguardo attento e discreto dei Carabinieri MSU della KFOR, la forza tattica di polizia della NATO, sempre pronta a intervenire qualora ve ne fosse la necessità.

Attualmente sia i nostri Carabinieri che uomini e mezzi delle Forze  Armate del Kosovo hanno innalzato il livello di allerta e di pronto impiego e nel nord del Kosovo c’è un massiccio presidio di uomini in assetto combact e mezzi della KFOR per garantire l’ordine e la sicurezza dei civili di entrambe le etnie.

Le tensioni per il momento sono ristrette al confronto tra le forze dell’ordine di Pristina e alcuni gruppi estremisti kosovari di etnia serba. Il Presidente serbo Vučić ha definito la situazione “a un passo dalla catastrofe”, mentre il Premier  kosovaro Kurti in una serie di interviste rilasciate anche alla stampa italiana, ha affermato che occorre stare  in guardia da una potenziale guerra serba fomentata dalla Russia di Putin.

(Foto Carabinieri.it)

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