Vicenza: misure interdittive per sfruttamento del lavoro

I Finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno notificato, nei confronti di 3 Dirigenti di una S.p.A. con sede a Posina (VI) operante nel settore delle acque minerali, un’ordinanza contenente 3 misure cautelari interdittive emessa dal Tribunale di Vicenza.

Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Schio, traggono origine dalla presentazione di un esposto presso gli uffici del Reparto da parte di alcuni dipendenti, tutti di nazionalità moldava, formalmente inquadrati all’interno di una Cooperativa e di una S.r.l.s. con sedi in Lombardia ma impiegati all’interno di una società vicentina, attiva nel settore dell’imbottigliamento di acqua minerale e di bibite analcoliche, che lamentavano reiterate condotte di sfruttamento del lavoro.

Con la complicità di un soggetto di nazionalità moldava venivano “arruolati” connazionali in patria mediante la predisposizione di falsi documenti di identità rumeni per consentire l’illegale ingresso sul territorio nazionale senza permesso di soggiorno come normali cittadini UE, pur essendo di fatto clandestini.

Secondo la ricostruzione investigativa, infatti, l’assunzione avveniva direttamente in Moldavia tramite conoscenza diretta con lo stesso caporale, il quale provvedeva a procurare, dietro corresponsione di un denaro, un documento di identità comunitario, contraffatto, determinando il loro ingresso nel territorio dello Stato. E’ stato accertato anche l’impiego di un minore, per il quale erano stati inseriti dati falsi nella richiesta di attribuzione del codice fiscale all’Agenzia delle Entrate al fine di farlo figurare come maggiorenne e farlo assumere in fabbrica.

Dalle indagini emergeva la consapevolezza della struttura aziendale della S.p.A. (Presidente del C.d.A., Direttore di stabilimento e Responsabile di magazzino e della distribuzione interna) sulle condizioni di lavoro e sulle condotte di sfruttamento messe in atto dal caporale.

Sulla base di tali elementi, il G.I.P. presso il Tribunale di Vicenza, su richiesta della locale Procura, ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 3 soggetti del management aziendale ritenuti responsabili, con cui ha disposto l’interdizione, per la durata di dodici mesi, ad esercitare qualsiasi attività amministrativa, direttiva e di lavoro autonomo o subordinato, eseguita dalla Guardia di Finanza vicentina.

Sono allo stato indagate 7 persone fisiche, a vario titolo, per i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro aggravato, violenza sessuale, favoreggiamento dell’ingresso illegale nel territorio dello Stato, soggiorno illegale nel territorio dello Stato, utilizzo di manodopera clandestina, possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsi e falsità materiale commessa da privato.

 

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