Voto, il giorno dopo i risultati: sorrisi e lacrime nel CD e nel CS

Come sta la politica all’indomani del voto? Nel centrodestra c’è soddisfazione per la vittoria al primo turno a Palermo, Genova e L’Aquila. Meno gioia per le condizioni in cui versa la coalizione. Sembra esserci una rivoluzione in corso perché Fratelli d’Italia sorpassa la Lega di Salvini. Meloni infatti rilancia subito: “Il fatto che siamo la forza di traino è un’indicazione della chiarezza delle posizioni. Agitare l’uomo nero non funziona più”.

”Non nascondo la mia soddisfazione… Il Centrodestra esce vittorioso al primo turno e Fdi cresce ovunque con dati molto significativi”. Ribadisce il risultato del suo partito, Meloni, nello stesso giorno in cui la Lega deve ammettere il flop del referendum sulla giustizia e l’esito negativo in alcune roccaforti al Nord a cominciare da Verona.

E nel Centrosinistra? Anche qui, da una parte la gioia di essersi accaparrati al primo turno Taranto, Padova e Lodi, con l’exploit di Tommasi a Verona poi finito al ballottaggio. Ma dentro la coalizione, poco si festeggia. Laddove il PD mette la bandierina, si registra un crollo del MoVimento al punto che dal basso dem si chiede a Letta di aprire a Calenda e Renzi.

Il “test per il campo largo” di cui Letta parlava venerdì sera appare fallito. Conte ribatte: “Questi dati non ci possono soddisfare”, il Movimento “non riesce a stare sui territori” e a “intercettare le sofferenze” della gente. Poi annuncia una “fase 2“, quella della riorganizzazione interna avviata ormai un anno fa ma “rallentata sia da resistenze interne sia da fattori esogeni.


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