Silvio Berlusconi

Voucher, Rdc, smart working: la Ministra Calderone risponde

Contratti a tempo determinato, voucher, reddito di cittadinanza e smart working al centro del question time, oggi al Senato della Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone. “Non è mia intenzione eliminare ogni tipo di causale dai contratti a tempo determinato e lo riaffermo in questa sede. Ma al tempo stesso credo che una rigida tipizzazione delle causali possa rappresentare un limite per il sistema imprenditoriale e lavorativo del Paese. Mi impegno dunque a rivedere l’istituto del contratto a termine per precisarne i contenuti, renderlo uno strumento efficace ed elastico per l’incremento dell’occupazione e prevederne limiti tali da garantire un maggior controllo sulla legittimità del suo utilizzo”. “Ritengo anche che sia preferibile l’opzione di demandare alla contrattazione collettiva l’indicazione delle casuali che legittimano l’utilizzo di questo istituto”, afferma Calderone.

Voucher: lavori domestici, insegnamento privato e agricoltura

“I voucher non sono certamente uno strumento introdotto da questo Governo e non condivido l’idea che questi siano uno strumento che necessariamente stimolano il precariato. Al contrario in relazione alle esigenze delle famiglie, per esempio, possono permettere di dare una base giuridica per retribuire una attività saltuaria come piccoli lavori domestici e l’insegnamento privato supplementare” dice la Ministra del Lavoro. Stessa linea per quelli introdotti in agricoltura. “Il suo utilizzo è consentito ai soli datori che rispettano i ccnl stipulati da organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale. Il compenso è determinato su livelli retributivi stabiliti dal contatto collettivo del settore e prevede un limite massimo di durata delle prestazioni di 45 giorni all’anno“, ha specificato Calderone.

Poi entra sul reddito di cittadinanza: “La logica della legge di bilancio relativamente ai percorsi formativi dei percettori del Rdc rappresenta una linea guida per tutto l’esecutivo: rendere la popolazione attiva effettivamente occupabile, sostenerne l’inserimento al lavoro limitando al tempo stesso la possibilità che intere fasce di popolazione siamo sostenute soltanto con misure di mera assistenza. Per questo si considera come obiettivo primario quello di garantire l’attuazione delle norme contenute nella finanziaria e la coerente evoluzione nel senso riformatore di quell’intervento”.

Sulla proroga dello smart working 2023 per i lavoratori fragili, “condivido la considerazione che lo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità agile raggiunga uno scopo importante a tutela dei lavoratori più vulnerabili attraverso la funzione di protezione. Per questo sosterrò ogni iniziativa per la proroga almeno trimestrale dello strumento per proseguire nella protezione di soggetti a rischio per la malattia da Covid-19. È già in corso un’interlocuzione tecnica con i competenti uffici della Pa per la valutazione congiunta di interventi normativi” afferma Calderone, nel corso del question time, in previsione della scadenza al 31 marzo del lavoro agile per i lavoratori definiti fragili.

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