Il Presidente cinese Xi JinPing ha fatto una lunga esternazione sul caso Taiwan nel corso delle celebrazioni per i 110 anni dalla Rivoluzione del 1911. Per prima cosa tirando i confini: Taiwan – ha detto Xi – è “una questione interna alla Cina e non ammette interferenze esterne“.
La soluzione è la riunificazione: parola di Xi Jinping
Il Presidente Cinese, nel suo intervento, ha poi dimensionato la questione all’interno dell’attuale situazione del Paese. “Il secessionismo di Taiwan è il più grande ostacolo alla riunificazione nazionale, una seria minaccia al ringiovanimento nazionale“, ha spiegato. E ha aggiunto: “Chiunque voglia tradire e separare il Paese sarà giudicato dalla storia e non farà una buona fine“. Ha sottolineato poi con toni perentori: “la riunificazione completa del nostro Paese ci sarà e potrà essere realizzata“.
“Nessuno dovrebbe sottovalutare la determinazione, la volontà e la capacità del popolo cinese“
Infine, il Presidente ha tirato in ballo i cittadini. La soluzione di Taiwan “è determinata dalla tendenza generale della storia cinese, ma, cosa più importante, è la volontà comune di tutto il popolo cinese. La riunificazione nazionale con mezzi pacifici serve al meglio gli interessi della nazione cinese nel suo insieme, compresi i connazionali di Taiwan“, ha detto Xi.
“I compatrioti su entrambi i lati dello Stretto di Taiwan dovrebbero stare dalla parte giusta della storia e unire le mani per ottenere la completa riunificazione della Cina e il ringiovanimento della nazione cinese“. Coloro che dimenticano la loro eredità – ha proseguito Xi – “tradiscono la loro madrepatria e cercano di dividere il Paese, non avranno una buona fine“. Ha poi aggiunto che saranno disprezzati dalla gente e condannati dalla storia.
“Nessuno dovrebbe sottovalutare la determinazione, la volontà e la capacità del popolo cinese nel salvaguardare la sovranità e l’integrità territoriale“, ha messo in guardia il Presidente.
