Mentre il mondo si interroga sul presente e sul futuro della pandemia che nella sola Europa ha ucciso oltre 500 mila persone, ci sono paesi “dimenticati”, vittime di guerre senza senso e utilizzate dal mondo per così dire evoluto che non conosce continente di appartenenza, per fini economici, politici e strategici.Uno di questi è la Repubblica dello Yemen dove la guerra tra opposte fazioni sostenute da potenze straniere sta decimando la popolazione civile. In Yemen si muore sitto i bombardamenti, si muore sotto i colpi di mitra ma la metà dei bambini al di sotto dei cinque anni muore di fame e di sete.
Secondo le ultime proiezioni, infatti, quasi 2,3 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni soffriranno di malnutrizione acuta in Yemen quest’anno. È l’allarme lanciato da quattro agenzie delle Nazioni Unite oggi, secondo le quali 400.000 di questi bambini soffriranno di malnutrizione acuta grave e potrebbero rischiare la vita senza cure urgenti.
I dati del Rapporto sulla malnutrizione acuta della FAO
I nuovi dati dell’ultimo Rapporto Quadro Integrato di Classificazione della Sicurezza Alimentare (IPC) e Malnutrizione Acuta della Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO), l’UNICEF, il World Food Programme (WFP) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), pubblicato oggi, indicano un aumento, rispetto al 2020, del 16 per cento nella malnutrizione acuta e del 22 per cento nella malnutrizione acuta grave. Questi ultimi sono tra i livelli più alti registrati in Yemen dall’inizio del conflitto nel 2015.
La malnutrizione compromette lo sviluppo fisico e cognitivo dei bambini, specialmente nei primi due anni di vita. I danni sono in larga parte irreversibili e perpetuano malattie, povertà e disuguaglianze.
La prevenzione della malnutrizione con i suoi devastanti impatti inizia con una buona salute materna. Tuttavia, le proiezioni indicano che circa 1,2 milioni di donne incinte o che allattano, in Yemen, soffriranno di malnutrizione acuta quest’anno.
Anni di conflitto armato e declino economico, la pandemia di Covid-19 e una grave carenza di finanziamenti per la risposta umanitaria stanno spingendo le comunità ormai esauste sull’orlo del baratro, mentre aumentano i livelli di insicurezza alimentare. A molte famiglie non rimane altro che ridurre la quantità o la qualità del cibo e, in alcuni casi, le famiglie sono costrette ad adottare entrambe le misure.
La malnutrizione grave tra i bambini yemeniti è una situazione da shock
“L’aumento del numero di bambini affamati in Yemen dovrebbe spingerci tutti all’azione per lo shock”, ha dichiarato Henrietta Fore, Direttore Generale dell’UNICEF. “Per ogni giorno che passa senza che vengano intraprese azioni concrete, sempre più bambini moriranno. Le organizzazioni umanitarie hanno bisogno di risorse prevedibili e di accesso senza ostacoli alle comunità per poter salvare vite”.
Il punto del Direttore Generale della FAO
“Le famiglie in Yemen sono da troppo tempo intrappolate nel conflitto. Minacce recenti come il Covid-19 non hanno fatto altro che aggiungersi alle loro sofferenze senza fine”, ha detto QU Dongyu, Direttore Generale della FAO. In Yemen i bambini vivono “Senza sicurezza e stabilità nel paese”. Nel paese si è considerevolmente ridotto l’accesso agli agricoltori, per poter ritornare a coltivare cibo nutriente e in quantità sufficiente. “I bambini yemeniti e le loro famiglie – continua QU Dongyu – continueranno a scivolare sempre di più nella fame e nella malnutrizione”.
“Questi dati sono un ulteriore grido di aiuto dello Yemen dove per ogni bambino malnutrito c’è una una famiglia che fatica a sopravvivere”, ha detto David Beasley, Direttore Esecutivo del WFP. “La crisi in Yemen è un mix tossico di conflitto, collasso economico e grave mancanza di finanziamenti. Questi servirebbero a fornire l’aiuto salvavita di cui hanno disperato bisogno. C’è però una soluzione alla fameche si chiama cibo e fine delle violenze. Se si agisce ora, allora c’è ancora tempo per porre fine alle sofferenze dei bambini yemeniti”.
Il parere del Direttore Generale dell’OMS
“Le malattie e un ambiente poco salubre sono tra i motivi principali della malnutrizione infantile”, ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’OMS. “Allo stesso tempo, i bambini malnutriti sono più vulnerabili alle malattie incluse. Tra le altre la diarrea, le infezioni respiratorie e la malaria, che destano grande preoccupazione in Yemen. Si tratta di un ciclo vizioso e spesso mortale, ma con interventi semplici e relativamente economici, si possono salvare molte vite”.
Yemen, uno dei paesi più pericolosi al mondo per la crescita di un bambino
La malnutrizione acuta tra i bambini piccoli e le madri, in Yemen, è aumentata ad ogni anno di conflitto con un significativo peggioramento nel 2020. Ciò è dovuto agli alti tassi di malattie, come diarrea, infezioni del tratto respiratorio e colera, e con un aumento dei tassi di insicurezza alimentare. I governatorati più colpiti sono Aden, Al Dhale, Hajjah, Hodeida, Lahj, Taiz e Sana’a City, che vedono oltre la metà dei casi di malnutrizione acuta che ci si aspetta nel 2021.
Ad oggi, lo Yemen è uno dei luoghi più pericolosi al mondo per la crescita di un bambino. Il paese registra alti tassi di malattie trasmissibili, un accesso limitato alle vaccinazioni di routine e ai servizi sanitari per bambini e famiglie. Si segnalano anche pratiche alimentari subottimali per neonati e bambini piccoli e l’inadeguatezza dei sistemi igienico-sanitari.
La manutrizione nello Yemen è aggravata dalla pandemia
A ciò si aggiunge l’impatto collaterale del Covid-10 su un sistema di cure sanitarie già fragile. Quest’ultimo, ne ha prosciugato le scarse risorse, riducendo ulteriormente il numero dei pazienti che chiedono assistenza medica.
In Yemen, ogni interruzione nei servizi umanitari – dalla sanità ai servizi idrici, dai servizi igienico-sanitari all’alimentazione, dall’assistenza alimentare agli aiuti alla sussistenza – rischia di peggiorare lo stato nutrizionale si mamme e bambini.
La risposta umanitaria rimane fortemente sottofinanziata. Nel 2020, il piano di Risposta Umanitaria ha ricevuto 1,9 miliardi di dollari, a fronte dei 3,4 miliardi necessari.
(fonte FAO,OMS,UNICEF,WFP)