Zelensky accusa Mosca scudo con la centrale di Zaporizhzhia”

Le truppe dell’esercito russo a ovest del fiume Dnipro sono in difficoltà perché tagliate fuori, mentre le nuove armi occidentali fornite a Kiev per sono riuscite solo a rallentate l’avanzata, già lenta, dei russi.

Ogni giorno di permanenza del contingente russo sul territorio dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia e aree vicine – ha dichiarato Zelensky nel consueto videomessaggio su Telegram – aumenta la minaccia all’Europa, come non è mai successo nemmeno al picco dello scontro della Guerra Fredda“.

Zelensky ha aggiunto che – “Ogni soldato russo o chiunque spari all’impianto o spari facendosi scudo dell’impianto deve sapere che sta diventando un bersaglio speciale della nostra intelligence, dei nostri Servizi Segreti  del nostro Esercito“.

Kiev dal mese di marzo chiede la demilitarizzazione della zona dell’impianto nucleare e fra Mosca e Kiev prosegue il ping-pong di accuse su chi stia sparando nei pressi della centrale, situata nella cittadina di Energodar, occupata dai russi nelle prime fasi della guerra.

 

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Redazione

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