Andrea Zenga insegna che non tutti hanno bisogno di un padre. Ancor più come il suo

Da qualche settimana Alfonso Signorini ci ha fatto scoprire la storia di Andrea Zenga e di suo fratello Nicolò. Due fratelli che da 14 anni non hanno nessun rapporto con il padre, il “famoso” Walter ex portiere della Nazionale Italiana di calcio. Andrea, 28 anni, per la metà della sua vita non ha avuto un padre. 

Dopo una prima apparizione su “Temptation Island“, approda al Grande Fratello Vip. E come si sà dentro la casa si parla. L’ingresso nella casa di Andrea è del 18 dicembre 2020. Per quasi un mese il giovane non parla del suo rapporto con il padre; fino a quando nei primi giorni di gennaio Andrea decide di parlare: “Nei momenti importanti della mia vita lui non c’era, io penso a chi c’è stato. Non voglio fare la vittima, ma non ho mai sentito il bisogno di andarlo a cercare, non mi manca“.

Parole che non ci sembra lascino dubbi: Walter Zenga ha deciso di non fare il padre. E non mettiamo in mezzo le difficoltà lavorative o i rapporti tra genitori. Quando si è padri lo si è sempre. E se davvero ci tieni, scali le montagne.

Non si scelgono i genitori, ma si sceglie se avere figli

La questione potrebbe finire lì, ma ovviamente il conduttore non si è fatto perdere l’occasione ed ha deciso di cavalcare l’onda. Un pò come fece Barbara D’Urso quando la figlia di Bobby Solo entrò nella casa e lei si prese il merito di aver riunito la famiglia. In quel caso la figlia del cantante voleva un rapporto che non c’era mai stato. E come lei, Signorini sta commettendo lo stesso errore. Intromettersi su questioni più grandi di loro. Ovviamente tutti desiderano che i propri genitori ci siano sempre nella vita di tutti i giorni. Ovviamente tutti desiderano ricevere affetto da coloro che ti hanno messo al mondo. Ma purtroppo non tutti possono averlo.

Walter Zenga, si sente chiamato in causa e legittimamente  decide di farsi avanti e dire la sua; dirla in primis a chi non gli rappresenta nulla, ad un pubblico televisivo, ad un pubblico social, che non è nulla per lui. Sembrerebbe quasi che per far uscire allo scoperto il padre che è in lui , debba  servire un programma televisivo. Un programma che in questi mesi ha, vuoi o non vuoi, tenuto milioni di persone incollate alla TV. E come farsi scappare una occasione così così ghiotta? E all’onor del vero Zenga non è certo il solo che approfitta del mezzo televisivo per fare mostra di sè ed essere al centro dell’attenzione del pubblico. Del resto questo è il ruolo primario di certa televisione: finzione e in primis apparire e fare apparire ciò che siamo o che vorremmo essere.

Zenga “padre” decide di partire dalla lontana Dubai per varcare la soglia del giardino della casa del GF e parlare con il figlio che non vede da 14 anni e rivolge al figlio  una frase che ci lascia quanto meno peprplessi: “Mi hai fatto venir fin qui da Dubai“. Che dire, premio al papà dell’anno. Poi ovviamente nei giorni successivi per non farsi mancare nulla passa da un salotto all’altro  dei  più rinomati della TV italiana, per raccontare la sua verità, le sue scuse, le sue ragioni. In quei momenti essere venuto da Dubai non è poi un così grande problema. 

Le  parole di “papà” Zenga sono rivolte al futuro…un futuro tutti insieme che Walter si augura. “Sul passato non puoi tornare, per me non conta più niente. Tu e tuo fratello potete venire a Dubai, quella è anche casa vostra.” Facile aprire bocca e dargli fiato avrebbe detto mia nonna e facile per lui  fare il padre di due ragazzi cresciuti grazie e solo alla madre. Una donna  che ha trasmesso loro valori, educazione, responsabilità, rispetto.  Ci viene da pensare che, forse, Andrea e Nicolò,  avrebbero avuto bisogno più di un padre che di una casa. 

Zenga e gli argomenti trattati come carne da macello

Tuttavi,  in questa vicenda ci sono tre protagonisti ed una comparsa: i Zenga da una parte e Alfonso Signorini dall’altra. Ora le mie parole vanno proprio a colui che, a parer mio, per lo sconfinato amore dell’ audience e per la liturgia che sono costretti ad osservare  certi programmi televisivi, venderebbe l’anima degli altri al diavolo. Voglio pensare che Signorini, inconsapevolmente mi auguro, non si è ancora reso conto del male che ha fatto e sta facendo ad Andrea e Nicolò.

Un conto è affrontare un discorso su un personaggio pubblico e finirla lì. Un’altra storia  è voler A TUTTI I COSTI mettere una pezza e riparare un qualcosa di cui non si percepisce la gravità e l’entità. Aver avuto una famiglia alle spalle non autorizza ad essere un insegnante di vita. Aver avuto una famiglia alle spalle non autorizza a poter sindacare le decisioni di altre persone; perché obbligando Andrea ad un confronto con il padre in diretta TV, senza lasciare la possibilità alla persona di dire “no grazie“, è un comportamento quanto meno sleale.  Un comportamento che il padrone di casa di questo GF  ha ormai assunto come regola e certamente anche gli autori del programma non ne sono estranei.

Smettiamola di utilizzare il mezzo tv per mandare i messaggi bigotti e obsoleti che un bambino o una bambina ha bisogno di entrambi i genitori. I figli possono TRANQUILLAMENTE crescere anche con un solo genitore. Andrea Zenga lo ha dimostrato grazie alla madre Roberta Termali. Come lo stesso Walter Zenga ha dimostrato che non tutti nascono per essere padri, o almeno non essere padri in certi momenti della propria vita visto che sicuramente con i figli a Dubai sarà un ottimo padre. Cosa che non è riuscito a fare in Italia. Genitore si è o non lo si è. 

Con questo voglio aprire una piccola parentesi: visto che in Italia esistono molte famiglie composte da un solo genitore e che i  loro figli  crescono benissimo anche senza un padre o una madre, forse sarebbe il caso che si aprissero le adozioni alle persone single perchè, diciamolo apertamente: non è detto che tutti vogliano avere un partner nella loro vita. Di una cosa possiamo essere certi: un bambino sarebbe molto più felice di ricevere amore anche da un solo genitore o anche da un solo conoscente, che si è voluto responsabilmente prendere cura di lui,  piuttosto che lasciarlo crescere e vivere in un orfanotrofio o alternativamente come si usa fare oggi in una casa famiglia

Ma questo, in definitiva, lo ammetto,  è orgogliosamente solo un mio punto di vista…semplice, ma che interpreta  banalmente, si fa per dire, l’essenza del mio passato, del mio presente e di quello che mi auguro possa essere il mio futuro.

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