Zona rossa per Pistoia e Siena. Cosa succede nel resto del Paese?

La divisione in fasce rischia di diventare sempre più complicata, soprattutto se aumentano le province in zona rossa. Le nuove città che entreranno nella fascia di maggior rischio sono: Siena e Pistoia. In Toscana si è registrato un aumento notevole di casi e la decisione di firmare affinché queste due città diventino zona rossa, era pressoché inevitabile.

Il Presidente della Toscana Eugenio Giani ha riferito che ci sarà anche particolare attenzione nei confronti dell’Empolese Valdelsa su cui però la decisione di eventuali restrizioni è stata rimandata in base all’evolversi della situazione epidemiologica.

Ma cosa succede nel resto del nostro Paese? Diverse  località passeranno al colore “rosso” e “arancione rafforzato”.

Zona rossa, la situazione al Nord

ABRUZZO – Marco Marsilio, il Presidente della Regione Abruzzo,  ha firmato provvedimenti restrittivi per 5 comuni della provincia dell’Aquila fino a domenica 7 marzo.

MOLISE – I contagi nella Regione del Molise sembrano aumentare rapidamente e per tale motivo, il sindaco di Agnone (Isernia) ha fatto appello al Presidente per dichiarare zona rossa dell’intera Regione. Attualmente il Molise si trova in zona arancione, ma gran parte dei comuni sono in zona rossa.

CAMPANIA – Fino all’8 marzo, previste Restrizioni a Scafati (Salerno): chiusura del mercato, del Cimitero Comunale, chiusura al pubblico degli Uffici Comunali, divieto di spostamento sul territorio comunale (salvo comprovate esigenze,) chiusura degli asili nido e obbligo per tutte le attività commerciali (tranne farmacie e supermercati) di chiusura dalle 19 alle 6.

SICILIA – Zona rossa fino all’11 marzo per i comuni contigui di San Cipirello e San Giuseppe Jato. Lo prevede un’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci

SARDEGNA – Zona rossa a San Teodoro, scuole chiuse nella vicina Budoni. Allarme per la variante inglese sulla costa nord orientale sarda. Zona rossa anche il comune di Bono, in provincia di Sassari, fino al 6 marzo.

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