Agcom come Pilato: violazioni silenzio elettorale, competono all’Interno

Matteo Salvini, in mattinata, in pieno silenzio elettorale valido anche per la rete, ha pubblicato un post su Twitter: “Per più Italia e meno Europa, scegli la Lega“, si legge tra le altre cose.

Giorgia Meloni, prima che scattasse lo stop alla campagna, ha invece giocato la carta dell’ironia pubblicando su Instagram un reel dal banco del suo fruttivendolo: “Oh Daniè, nun di’ gniente che siamo in campagna elettorale” – dice la Premier in romanesco prima di assaggiare una ciliegia. Buonissime, che varietà è?” – chiede poi a Daniele che gira un cartellino con la scritta ‘varietà Giorgia“. La Meloni aveva già giocato la carta ‘fruttivendolo‘ alle politiche, e aveva portato bene, postando un video su Tik Tok con una gag simile con due meloni.

Matteo Renzi ha invece scelto la mozione degli affetti, pubblicando stamattina un post con tanto di foto di famiglia e una dedica alla figlia. Oggi è uno di quei giorni che rimane scolpito nel cuore per sempre. E non per le elezioni. Perché la politica è importante ma la vita è più grande e più bella della politica. Oggi per la nostra famiglia è un giorno importante perché Ester compie 18 anni – scrive il leader di Italia Viva.

Elly Schlein, anche lei poco prima della tagliola del silenzio, ha invece scelto una forma più tradizionale e pubblicato un post su Instagram: Vi chiedo di sostenere il Pd e la nostra meravigliosa squadra di candidate e candidati alle europee – scrive tra l’altro la leader Dem aggiungendo – Sabato 8 e domenica 9 votiamo Partito Democratico e fermiamo le destre nazionaliste!.

Vedo diversi richiami ed informali segnalazioni ad Agcom riguardanti il rispetto del silenzio elettorale. La competenza circa il rispetto del silenzio elettorale non è di Agcom ma del ministero dell’Interno – chiarisce su Facebook il commissario Antonello Giacomelli.

Per quanto ci riguarda, ci siamo limitati a ricordare, su richiesta o comunque d’accordo con il ministero, che tale obbligo, previsto dalla legge 212 del 1956, ‘si estende a tutte le attività di propaganda elettorale, diretta ed indiretta, anche se veicolata sulle piattaforme online’. Quindi chi intenda segnalare violazioni alla norma, anche per quelle on line, deve rivolgersi al Ministero dell’Interno, direttamente o attraverso le prefetture competenti, secondo le modalità stabilite dal ministero stesso” – precisa Giacomelli.

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