Ancora 2 suicidi in carcere: sono 42 dall’inizio del 2024

Altri due suicidi in carcere: ieri si sono tolti la vita un 38enne napoletano e un 46enne romeno. Nella serata di ieri un detenuto napoletano di 38 anni si è impiccato con i propri slip in una cella singola ad Ariano Irpino. Nella notte, poco dopo l’una, a Biella un detenuto 46enne di origine romena si è impiccato con una corda rudimentale legata alle inferriate della cella.

Con questi ultimi due casi sono 42 i detenuti ad essersi tolti la vita dietro le sbarre nel 2024. “Morti in carcere, di carcere e per carcere. Ormai è una strage senza sosta e se non ci sarà un’immediata inversione di tendenza si sfonderà tragicamente ogni record nella conta dei suicidi“. A puntare il dito sul sovraffollamento è Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.

Per il sindacalista le carceri sono teatro di una strage silenziosa. “Un suicidio ogni tre giorni dall’inizio dell’anno. I suicidi sono sia il prodotto della lontananza della politica e della società civile dal carcere, sia dalla mancanza di figure sociosanitarie e di ascolto. Negli Istituti penitenziari abbiamo bisogno di più stato sociale e meno stato sicuritario a tutela della dignità umana“. Sono queste le dichiarazioni del Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello.

Infine, per il Sindacato Osapp, il problema è dell’amministrazione, non in grado di affrontare i problemi che si verificano, sia a livello di personale sia di utenza. Il Segretario Beneduci è convinto della necessità di mettere a capo della polizia penitenziaria chi è in grado di gestirla e organizzarla oltre che di potenziarne le risorse e le capacità.
(Foto da Pixabay)
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