Ministro Abodi sui conflitti: “auspico il rispetto della tregua olimpica”

All’Olimpico si vince la partita dell’inclusione: la visita del Roma Club Gerusalemme. Abodi: “Sport, terreno di rispetto e umanità”.

Gli oltre settemila metri quadrati erbosi dello stadio Olimpico sono il terreno in cui l’inclusione sociale si è fatta realtà. Nella mattinata assolata di martedì, l’impianto sportivo romano ha, infatti, aperto le porte ai giovani della Roma Club Gerusalemme.

Attiva dal 1998 e dal 2018 partner dell’AS Roma, è la scuola calcio che raduna e allena ragazzi di ogni provenienza geografica e ogni confessione religiosa. Israeliani, drusi, arabo-palestinesi, etiopi, musulmani, ebrei e cristiani crescono insieme sul campo da gioco nel rispetto reciproco delle differenze.

Dopo la visita al Senato della Repubblica, accolti dal Senatore Antonio Guidi, Presidente del Roma Club di Palazzo Madama, i giovanissimi calciatori in erba hanno proseguito il loro tour organizzato da Elnet Italia visitando lo stadio romano, alla presenza del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi e il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma.

Un messaggio di dialogo, di inclusione, di presente e di futuro” – racconta ai nostri microfoni Roberta Anati, Presidente di ElnetItalia, organizzazione non governativa attiva nel rafforzare le relazioni tra l’Europa e lo Stato ebraico promuovendo la cooperazione politica, strategica e diplomatica. Tutte le religioni o nazionalità sono insieme nella realtà come un grande gioco di squadra – prosegue Anati Insieme, grazie allo sport, questo è il messaggio che Elnet Italia porta oggi a Roma”.

Abodi: “La fratellanza dei ragazzi ispiri le diplomazie

Prima commosso, poi sbottonato in mezzo ai giovani con un pallone fra i piedi, il Ministro  Abodi non lesina commenti sull’attuale scenario bellico che infuoca le stanze delle diplomazie internazionali.  

Dall’Ucraina e dalla Palestina ci giungono notizie agghiaccianti, ma anche la nostra quotidianità è piena di violenza. Dobbiamo contrastare tutto ciò con la forza del rispetto – afferma – può sembrare un ossimoro, perché il rispetto solitamente si manifesta in maniera gentile, ma quando occorre maggiore fermezza nel contrastare comportamenti xenofobi, che ci sia. Questi ragazzi ci offrono nella loro diversità un richiamo alla nostra coscienza”.

L’inquilino di Largo Pietro di Brazzà ha poi evidenziato “la fraternità di questi ragazzi: la loro fratellanza ispiri le diplomazie. Vogliamo la libertà degli ostaggi e il superamento di questa situazione che non aiuta la serenità nel mondo. Anche noi possiamo dare il nostro contributo alla pace

Dal Senato all’Olimpico, Guidi: “Dai ragazzi lezioni di umanità”.
Per il Senatore Antonio Guidi, reduce dal  giorno speciale al Senato in cui lo scompiglio positivo ha animato gli spazi di Palazzo Madama nella prima giornata di iniziative del Roma Club Gerusalemme, la visita allo stadio Olimpico dimostra in maniera efficace che la pace può essere praticata, trovata e concretizzata, partendo dallo sport. La malattia che esiste oggi nella società e resiste è quella di non accettarci – prosegue l’ex Ministro alla Famiglia Da queste nuove generazioni piene di passione e voglia di vivere ci arriva una lezione sull’accettazione della diversità da tenere a mente”.

Olimpiadi 2024, Abodi: “Recuperiamo il valore della tregua olimpica

Dopo il toccante incontro e i reciproci insegnamenti condivisi, i giovani hanno avuto l’opportunità di esplorare lo stadio attraverso un appassionante tour guidato. Rispettando le norme di sicurezza e seguendo le indicazioni dei responsabili, hanno potuto calcare il campo in cui si giocano le sfide più avvincenti della scena calcistica internazionale. Il Ministro, dopo aver accuratamente sfilato la giacca, scambia palleggi e tiri in cerchio.

Attraverso le lezioni dei più giovani, oggi gli adulti devono ricordare e riaffermare i valori di rispetto e umanità. Lo sport è il terreno in cui più facilmente si possono coltivare questi valori – aggiunge Abodi Il mio augurio è che le prossime olimpiadi e paralimpiadi possano risultare in una parentesi di pace. Auspico che si rinverdisca il concetto di tregua olimpica, in cui tregua vuol dire celebrare l’universalità dello sport”.

(Servizio Emanuela Felle per TFnews e TFnews TV))

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